Brinzio riscopre le sue castagne per superare la crisi economica

BRINZIO Riscoprire la castanicoltura tra tradizione e potenzialità di sviluppo. È questa la ricetta anticrisi rivolta agli agricoltori da parte della Comunità montana Valli del Verbano che, per l’occasione, organizza un corso per la gestione della selva castanile. Il castagno, anche soprannominato «albero del pane», ha rappresentato per lungo tempo la principale fonte di alimentazione delle popolazioni dell’area prealpina.

Oggi la castanicoltura ha ridotto la sua funzione economica ma ha accresciuto il suo valore paesaggistico ed offre alle aziende, che operano su un territorio di montagna, un’opportunità per differenziare l’attività. Da qui l’idea del corso, rivolto ad imprenditori forestali, proprietari di selve castanili o appassionati al mondo della castanicoltura.

Il ciclo di incontri «La gestione dei castagneti da frutto», in programma tra Brinzio e la sede dell’ente di Cassano Valcuvia, tenuto dal dottor agronomo Massimo Raimondi, abbraccia diverse tematiche legate al castagno. Si va dall’inquadramento storico e biologico, all’approfondimento di questioni pratiche come la potatura, gli innesti e la manutenzione della selva.

Le due giornate in una delle selve del Consorzio castanicoltori di Brinzio, Orino e Castello Cabiaglio permetteranno, poi, di sperimentare le nozioni teoriche apprese in aula e completano il percorso finalizzato ad imparare come gestire un castagneto da frutto. A. Pag.

b.melazzini

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