Busto, anche San Micheleracconta la lotta alla mafia

BUSTO ARSIZIO Sono tornati i giovani sanmichelini, sono partiti i sinaghini. Turni di solidarietà da Busto a Palermo per dire no alla mafia. E’ ancora emozionato don Gianbattista Rizzi, coadiutore del San Filippo Neri, di ritorno  da poche ore dal viaggio a Palermo insieme ai 33 adolescenti ed educatori della parrocchia: «E’ stata un’esperienza forte – commenta a caldo don Gb, così lo chiamano i suoi ragazzi – che ha aperto la mente di tutti noi». Il gruppo è  atterrato ieri mattina a Malpensa dove si è  dato il cambio con i 35 adolescenti della parrocchia di Sacconago guidati da don Alessandro Riboldi,

non nuovo a questo genere di esperienze. Il coadiutore sinaghino ha infatti già portato i suoi ragazzi nella Locride in Calabria e nel quartiere Sanità a Napoli. Quest’anno il viaggio di incontro e testimonianze  è stata condiviso anche dall’oratorio San Luigi: «Abbiamo incontrato la sorella di Borsellino e Falcone – racconta don Gb – Rodolfo Guajana, uno dei primi imprenditori ad opporsi al pizzo.  Siamo stati alla “Casa dei Giovani”, comunità per tossicodipendenti e abbiamo condiviso esperienze con i ragazzi dell’associazione “Addio Pizzo” che cerca di sensibilizzare i negozianti: ne hanno già convinti 400, qualcosa sta cambiando a Palermo».

Una delle esperienze più forti è stata  quella vissuta  al quartiere di abitazioni Zen. Don Gb parla di questa vacanza con un’emozione che fatica a contenere: quella che si è appena conclusa sarà la sua ultima vacanza  con gli adolescenti di Busto. Tra due settimane il coadiutore sarà trasferito a Roma.
Valeria Arini

m.lualdi

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