Busto Arsizio, reperti archeologici in casa. Denunciato un sacerdote del varesotto

Il legale del sacerdote ha sostenuto che il vasellame, che sarà sottoposto a 'p0erizia per stabilirne l'autenticità e l'eventuale datazione, che gli è stato regalato quando faceva il parroco in Sicilia (Foto generica d'archivio)

BUSTO ARSIZIO – Ha sostenuto che il vasellame che, secondo i sospetti, sarebbe proveniente da scavi archeologici, gli è stato donato quando faceva il parroco in Sicilia, ma i carabinieri del nucleo Tutela patrimonio culturale di Torino che svolgono le indagini su una pregiata tela “scomparsa”, hanno denunciato il sacerdote per ricettazione di beni sottoposti a tutela. La perquisizione è stata eseguita dai militari dell’Arma in casa della sorella del sacerdote, originario del varesotto che torna in quell’abitazione sul lago di Varese durante le vacanze.

I militari di Torino sono arrivati alla perquisizione nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Torino che riguarda una tela scomparsa del pittore Salvatore Mangione. Nella casa perquisita, però, hanno scoperto vasellame che apparentemente è antico e che è stato sequestrato per essere sottoposto alle perizie degli esperti ed accertarne la datazione e la possibile provenienza. Il sacerdote presta servizio a Tortona, ma nella casa di famiglia tornerebbe per fare visita ai familiari e per trascorrere festività e vacanze. In attesa dell’esito delle perizie il sacerdote è stato denunciato per ricettazione e il vasellame è stato sequestrato.