Busto, Farioli sul carretto guida il Carnevale “dimezzato”

Busto Arsizio Il Carnevale “dimezzato” non perde smalto. Ma il traffico non è uno scherzo. I carri giocano sull’attualità: in scena Maya, banche e tagli. Alla trentesima edizione, come orgogliosamente proclamato dal carro della Bumbasina, che guidava il corteo lungo le strade del centro storico, il Carnevale Bustese richiama ancora una volta centinaia di persone e di bambini nella giornata del Sabato Grasso.

Nell’edizione della transizione, salvata in extremis grazie alla rete delle associazioni che ha affiancato la Famiglia Sinaghina nell’organizzazione, Tarlisu e Bumbasina (al secolo Antonio Tosi e Monica Colombo) sono ancora i protagonisti assoluti, nell’unico giorno di sfilata contro i due dello schema classico del Carnevale. Sontuosi e scenografici anche quest’anno i carri, ispirati all’attualità: spiccano quello dedicato ai Maya, con il riferimento al fatidico 21 dicembre 2012, quello che ironizza sulle banche e sull’euro e quello dell’oratorio

di Sant’Anna che mette in scena una tenda di soccorritori in camice e una grande forbice per puntare il dito contro i tagli alla sanità e alla scuola. «Da domani saremo già in pista per il progetto Carnevale da costruire per il futuro» sottolinea il presidente della Famiglia Sinaghina Angelo Genoni, che tira un sospiro di sollievo per aver incassato la disponibilità di un privato ad ospitare i carri, stante l’ormai cronica inadeguatezza della sede storica di piazza Leone XIII.

In campo anche il sindaco Gigi Farioli (aveva disertato la Gioeubia): a bordo del carrettino trainato dalla bicicletta ha aperto tutti i carri, poi si è sbizzarrito con i mascheramenti e ha scherzato con il megafono in mano.
Nonostante la scelta di rinunciare alla sfilata sul viale della Gloria abbia salvato la circolazione lungo l’asse principale della viabilità cittadina, il traffico nel pomeriggio è andato in parte in tilt. In particolare è stato penalizzato l’asse viale Piemonte-via Ariosto-via Guerrazzi-via Cairoli, dove le automobili costrette a stare in coda allo “scomodo” semaforo all’incrocio tra via Cairoli e via Magenta circolavano a passo d’uomo. Ma si sa, a Carnevale ogni scherzo vale.
Andrea Aliverti

f.artina

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