Busto sfregiata dai writers «Telecamere per fermarli»

Imbrattamenti in centro? «Servono le telecamere. Invece di fotografare le automobili che percorrono la Ztl in via Roma, il Comune vada a pizzicare i graffitari che imbrattano i portici di piazza Trento e Trieste».

A proporlo, provocatoriamente, all’amministrazione comunale è il vulcanico ex consigliere comunale , leader del movimento civico La Voce della Città, che chiede di «girare», fisicamente, l’obiettivo delle telecamere di videosorveglianza posizionate all’ingresso di via Roma, all’incrocio con piazza Trento e Trieste. Non a caso, perché la piazza che ospita il Monumento ai Caduti è una delle più colpite nella “mappa” dei luoghi presi di mira dai writers e dagli abusivi che riempiono di volantini e adesivi le colonne dei portici del centro storico.

«È paradossale che ci si preoccupi di “bastonare” con multe salate le automobili, comprese quelle di ignari conducenti disabili, che arrivando da piazza Trento e Trieste transitano erroneamente per la Zona a Traffico Limitato di via Roma – denuncia Porfidio – mentre sotto quelle stesse telecamere, e in quella stessa piazza, un vandalo con la bomboletta spray può imbrattare impunemente i muri degli edifici, persino quelli pubblici, senza essere sanzionato. Un’amministrazione seria e di buon senso saprebbe quale delle due infrazioni colpire con maggior durezza e decisione».

Invece all’esponente del movimento La Voce della Città, già autore di una battaglia epica contro le modalità di sanzionamento della telecamera di via Roma (gli utenti disabili devono comunicare alla polizia locale il loro passaggio nella Ztl entro 48 ore per evitare la multa), «non risulta che gli occhi elettronici del centro storico siano mai serviti come deterrente contro i vandali e i graffitari. Forse occorrerebbe prestare maggior attenzione a questi reati, comminando multe salate, piuttosto che dedicare ore di pattugliamento degli agenti per multare automobili che si trovano per pochi minuti in divieto di sosta nei luoghi di maggior frequentazione della città».

Insomma, quello che chiede Porfidio, «anche a nome dei tanti cittadini indignati che si presentano allo sportello di viale Cadorna per esprimere la loro vergogna», è un vero e proprio giro di vite contro i “soliti ignoti” che condannano portici e muri del centro al degrado. D’altra parte il comando di polizia locale, ma anche i responsabili del Distretto del commercio del centro cittadino, invitano i cittadini a «denunciare quando c’è qualcuno che sporca o imbratta in città».

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