Carabinieri, la nuova sede a Busto Arsizio entro fine anno: «Ultimi dettagli»

Ieri il vertice decisivo tra Antonelli, il notaio, i tecnici comunali e quelli del curatore fallimentare

Caserma dei carabinieri, è quasi fatta. L’amministrazione punta a mettere lo stabile di via Bellini a disposizione dell’Arma entro la fine dell’anno.

Un altro passo in avanti, forse quello decisivo, lo si è fatto ieri nel vertice convocato dal sindaco a Palazzo Gilardoni proprio per dare un’accelerata alla partita della acquisizione dello stabile di via Bellini, che da più di dieci anni attende di poter accogliere la sede dell’Arma dei Carabinieri. C’erano tutti, il notaio incaricato di curare la transazione, i tecnici del Comune e quelli del curatore fallimentare che ha in carico l’edificio costruito dalla società Edilteco di Cusano Milanino ormai più di dieci anni fa e da allora finito al centro di un contenzioso che ha portato al fallimento dell’impresa edile.

«L’accordo c’è ed è ormai solo da definire negli ultimi dettagli» fa sapere il sindaco Antonelli. Comune e curatore sono ormai decisi a portare al più presto davanti al giudice fallimentare la proposta di transazione che consentirebbe all’amministrazione di venire in possesso della caserma di via Bellini e al curatore fallimentare di trattenere l’edificio adibito ad alloggi che fa parte del complesso.

Per poter porre la parola fine alla vicenda mancano ormai solo gli ultimi dettagli burocratici. Si tratta di un’operazione complessa, forse anche più di quanto ci si potesse aspettare, visto che le parti avevano trovato quasi subito un accordo di massima per giungere alla transazione. Antonelli, infatti, aveva cullato l’ambizione di poter consegnare la nuova sede ai Carabinieri, ancora costretti nelle anguste e del tutto inadeguate mura dell’edificio di piazza 25 Aprile (recentemente venduto ad una società

dello Stato dall’amministrazione provinciale che ne era proprietaria), già prima dell’estate. Ma i tempi potrebbero non essere così lunghi: entro la fine dell’anno palazzo Gilardoni confida di poter arrivare alla stipula dell’atto notarile per l’acquisizione e di poter eseguire i lavori di sistemazione dello stabile, che è inutilizzato ormai da più di dieci anni e che quindi necessita di una “rinfrescata” e di alcune piccole opere di manutenzione.

Ieri sera, dopo un lungo confronto, le parti si sono lasciate con la promessa di chiudere la trattativa entro il mese di settembre arrivando quindi con le carte in tribunale visto che per procedere alla chiusura definitiva dell’accordo c’è bisogno dell’imprimatur del giudice.

Una volta effettuato questo passaggio, toccherà al consiglio comunale dare il via libera all’operazione. Ma, dopo tutto questo tempo e le polemiche che per anni hanno caratterizzato il destino di quella che ad un certo punto era stata ribattezzata come “la caserma fantasma”, c’è da credere che in pochi avranno il coraggio di opporsi.