MILANO – Con 8.733 persone detenute e una capienza regolamentare di 6.152, la Lombardia è la seconda regione italiana per sovraffollamento carcerario, al 143%, dietro alla Puglia, capolista con il 150%. “I dati si riferiscono al novembre 2023 e la situazione, pressoché invariata, resta critica – rende noto Calogero Lo Presti, coordinatore regionale della Polizia Penitenziaria Fp Cgil Lombardia -. Peraltro la Lombardia è seconda in Italia per sovraffollamento ma con quasi il doppio dei detenuti rispetto alla Puglia, che ne ha 4.475 su una capienza regolamentare di 2912”.
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Lo Presti sottolinea che “nella nostra regione l’istituto penitenziario messo peggio è il Nerio Fischione di Brescia, con un tasso di sovraffollamento del 200%, seguito da quelli di Como, 186%, Busto Arsizio, 176%, Bergamo e Brescia Verziano, 174%, Lodi, 173%, Monza e Varese, 172%. Da questo punto di vista, l’unica struttura dove vengono rispettati i parametri è quella di Voghera, però al completo”.
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“La carenza di personale è ormai endemica e trasversale a tutte le figure che operano negli istituti. Per quanto concerne nello specifico gli agenti penitenziari, i vuoti negli organici, a maggior ragione con il sovraffollamento, significano carichi di lavoro insostenibili, che vengono anche aggravati da persone detenute con problemi di salute mentale” che “portano a fenomeno delle aggressioni dentro le celle e sulla Polizia Penitenziaria, quando non ad atti di autolesionismo o a cose e ambienti”. “L’anno nuovo porta con sé vecchi problemi per le carceri lombarde e italiane – conclude Lo Presti -. E, temiamo, ne aggiungerà di ulteriori con i provvedimenti presi dal Governo rispetto all’inasprimento di alcune pene e l’introduzione di nuovi reati”.