Caro carburanti, interviene il governo. Salvini: “Andare a lavorare non può essere un lusso”

Autostrade per l'Italia collabora con l'esecutivo nel monitoraggio dei distributori. L'ad Tomasi: "Ci sono differenziali anche di 33-34 centesimi per litro in media tra il self service e il servito, Questo viene gestito dalle società petrolifere"

MILANO – “Venendo qui ho sentito il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, stiamo lavorando anche per le mamme e i papà che l’autostrada la usano per andare a lavorare e quando fanno benzina non possono staccare il libretto degli assegni. Quindi, stiamo ragionando per andare a verificare se qualcuno sta facendo speculazioni, il furbetto o degli aumenti fuori norma e noi intervenire sulle società concessionarie e soprattutto su chi gestisce i caselli e le pompe di benzina sulle autostrade, per tenere sotto controllo i prezzi, perché andare a lavorare non può e non deve essere un lusso”. Lo ha detto Matteo Salvini, segretario federale della Lega e ministro alle Infrastrutture, stamattina all’inaugurazione della piazza pubblica-sopra elevata a Cinisello Balsamo, nel Milanese.

“In queste ore stiamo monitorando gli incrementi dei prezzi sui combustibili in modo da dare tutte le informazioni al governo per vedere se ci sono delle ottimizzazioni possibili e per ridurre il più possibile anche gli aumenti”. Lo ha detto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi, a margine dell’inaugurazione della nuova piazza pubblica sopraelevata di Cinisello Balsamo, nell’hinterland milanese. “Abbiamo fornito i rilievi che sono stati condotti e c’è un differenziale in certi casi molto importante”, aggiunge Tomasi, precisando che “questo non viene gestito da Autostrade per l’Italia ma dalle società petrolifere”. In particolare, precisa l’a.d., “ci sono differenziali anche di 33-34 centesimi per litro in media tra il self service e il servito. E ancora oggi c’è circa un 20% degli utenti che continua a utilizzare il servito”