Caronno, guida ubriaco, fugge all’alt dei carabinieri poi si schianta dopo un inseguimento

La folle corsa in auto di un giovane che guidava in stato di ebrezza terminata senza gravi conseguenze. Il fatto nell'ambito dei controlli stradali dei militari si Saronno nel weekend che hanno visto comminare diverse contravvenzioni e il ritiro della patente per quattro automobilisti

CARONNO PERTUSELLA – Super lavoro per i carabinieri della Compagnia di Saronno impegnati sabato sera in controlli finalizzati alla prevenzione di incidenti stradali provocati da condotte sconsiderate. Nell’ambito di questi controlli si è verificato un episodio che avrebbe potuto concludersi con conseguenze gravi.

Un giovane automobilista, cui i militari avevano intimato il classico “alt” con la paletta, ha fatto la scelta più sbagliata, tirando dritto e dandosi alla fuga. A quel punto è scattato l’inseguimento: lui a tutta velocità e i carabinieri dietro nel tentativo di farlo fermare più che altro perché non diventasse un pericolo serio per altre persone. Inseguimento che è terminato quando il ragazzo ha perso il controllo della vettura andandosi a schiantare, per fortuna senza conseguenze, contro il muro di una casa a Caronno Pertusella. Un comportamento scriteriato che gli costerà caro sia economicamente sia per la denuncia ovviamente scattata nei suoi confronti.

Questo è stato l’episodio più movimentato dell’operazione di controllo del fine settimana dei carabinieri di Saronno sotto il comando del maggiore Fortunato Suriano. Ma i posti di blocco predisposti lungo le principali arterie del territorio e i controlli “random” nei pressi delle vie vicine ai locali notturni hanno avuto come bilancio finale diverse contravvenzioni a carico di automobilisti fuori dalle regole e quattro denunce per guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche con il conseguente ritiro della patente. Queste ultime naturalmente le condotte più frequenti e pericolose nelle notti del weekend, che le forze dell’ordine intendono contrastare e scoraggiare con decisione, anche al prezzo di risultare “antipatiche”.