Caso Anaconda: revocate le misure cautelari agli imputati per maltrattamenti

Il gip Battarino ha disposto la fine del divieto di avvicinamento ai luoghi normalmente frequentati dalle persone offese.

VARESE – Trascorso il tempo previsto dalla normativa per eventuali osservazioni da parte delle persone offese sulla richiesta di revoca avanzata dal PM, il giudice per l’udienza preliminare, dott. Giuseppe Battarino, ha disposto la fine del divieto di avvicinamento ai luoghi normalmente frequentati dalle persone offese, ai sensi dell’articolo 282 ter del Codice di Procedura Penale.

Da oggi, quindi, le imputate potranno affrontare il processo senza alcuna limitazione cautelare della loro libertà personale. Il giudice ha infatti valutato la cessazione delle esigenze che avevano giustificato la precedente applicazione, in considerazione tanto del tempo trascorso, quanto del ricollocamento delle persone offese presso altre strutture. In ogni caso la misura sarebbe comunque divenuta inefficace il 12 luglio prossimo, ovvero allo scadere dell’anno previsto dalla normativa.

Il prossimo 21 settembre verranno decise le questioni preliminari relative alla violazione del diritto di difesa che i legali delle imputate hanno anticipato, lamentando la difficoltà o l’impossibilità a visionare ed estrarre copia delle intercettazioni ambientali (i video dei presunti maltrattamenti) effettuate presso il centro durante le indagini.