Cassano, ultimi tentativi per salvare la Materis

CASSANO VALCUVIA Uno spiraglio, piccolissimo, e i lavoratori non vogliono coltivare illusioni. Ma c’è massima attenzione sul futuro della Materis Paints sembra aprirsi, ma tra i lavoratori nessuno vuole illudersi. Prevale lo sconforto misto a rabbia.

La chiusura definitiva dell’azienda multinazionale, leader del settore delle vernici è prevista per agosto, anche se cinque lavoratori sui 32 resteranno fino a dicembre per completare la dismissione.

Il tavolo regionale a cui siedono azienda, rappresentanti dei lavoratori e le istituzioni, sta cercando qualche imprenditore disposto a rilevare la produzione.

Il riserbo è massimo, ma a quanto sembra ci sarebbero due o tre imprenditori pronti ad intavolare una trattativa con la Materis. Uno di questi arriverebbe dal Canton Ticino, mentre gli altri sarebbero italiani. Nessuno in azienda si vuole illudere. «In fabbrica sono rimasti una ventina di lavoratori – afferma Simone Federici della Rsu – cinque colleghi sono già in cassa integrazione, sei stanno valutando il trasferimento a Treviso o Lucca».

Il programma di dismissione messo in piedi dall’azienda è molto serrato. «Entro la fine di giugno altri colleghi saranno collocati in cassa integrazione – prosegue Federici – la produzione ormai è praticamente ferma, mentre la logistica lavora un po’ di più».

Il clima in azienda tra i lavoratori rimasti in fabbrica, non può che essere di grande pessimismo e nemmeno le presunte trattative in corso o che potrebbero partire a breve con altri imprenditori sembrano fare breccia. «Gli stimoli sono sotto zero, ormai sappiamo di che morte dobbiamo morire – osserva il rappresentante sindacale – a breve però dovrebbero partire per i lavoratori corsi di riqualificazione professionale, organizzati dalla Regione».

m.lualdi

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