Lacrime e commozione da parte dei volontari che hanno assistito all’incontro: code scodinzolanti e grandi feste.
Il signor Castagnetti ha potuto far visita ai quattro zampe che ora sono ospitati dal canile di Cittiglio. Un incontro toccante che dimostra quanto i cani fossero legati al loro padrone e non certo maltrattati, come il trattamento che gli è stato riservato farebbe pensare.
Dopo il sequestro degli animali e i sigilli posti alla struttura, è trascorsa una settimana e ieri finalmente l’incontro. «È stata un’emozione grandissima, indescrivibile – racconta – Ho potuto riabbracciarli, coccolarli. Stanno benissimo, li ho potuti vedere tutti insieme, anche se solo per 20 minuti».
Oggi ci tornerà, ma il pensiero di Castagnetti adesso è per Brigitta, la cockerina che è stata portata al canile di Busto. I cani che sono rimasti alla Schiranna, infatti, sono sottoposti a sequestro come se fossero merce e le loro cure ridotte ad una manciata di minuti al giorno. «Nessuno ha provveduto a pulire le orecchie di Brigitta che si sono infiammate – spiega – e l’hanno portata via, ufficialmente per curarla ma non è stata ricoverata, è stata chiusa al canile».
Brigitta è cieca e sicuramente disorientata dal cambiamento. «Potevano almeno metterla a Cittiglio, in gabbia con Topolino che lei conosce e che avrebbe attenuato il trauma del trasferimento e della perdita dei suoi punti di riferimento».
Intanto anche i volontari, che aiutavano l’associazione varesina “Occhi Struggenti” a prendersi cura dei cani, hanno voluto con un lungo comunicato chiarire alcuni aspetti del sequestro. Ammettendo che il posto non era a norma di legge, nel senso che non aveva alcune strutture previste per chi detiene un numero così alto di cani, sottolineando però quanto queste fossero del tutto ininfluenti sulla salute e sul benessere degli animali, «che il signor Castagnetti accudiva amorevolmente e a sue spese».
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