Castellanza, ragazzo morto nella vasca patteggiano imputati. Maxi risarcimento

La tragedia costata la vita a Mouhamadou Niang, 15 anni, risale a ottobre 2021. Il ragazzo stava giocando al pallone con alcuni amici quando, per recuparare il pallone, era scivolato nella vasca annegando (Foto d'archivio)

CASTELLANZA – Il tribunale di Busto Arsizio ha ratificato il patteggiamento delle due persone imputate di omicidio colposo per la morte del ragazzo di 15 anni, in una vasca di depurazione mentre tentava di recuperare il pallone. La vasca di depurazione dove avvenne la tragedia si trova all’interno di un complesso aziendale a Castellanza. Il patteggiamento è stato ratificato oggi, 16 gennaio, dinanzi al Gup di Busto Arsizio Stefano Colombo. Il proprietario della vasca di depurazione ha patteggiato la pena a un anno,

l’amministratore delegato della tintoria che opera all’interno di quegli spazi ha patteggiato la pena a 8 mesi. Archiviata, su richiesta della Procura la posizione di un terzo indagato, curatore fallimentare della società proprietaria dell’area che era stato iscritto nel registro degli indagati. Ai familiari del ragazzo costituti con l’avvocato Massimiliano Canavesi, è stato riconosciuto un risarcimento di 750 mila euro. La tragica morte del ragazzo risale all’ottobre del 2021. Mouhamadou Niang, 15 anni, con la madre ed i fratelli era andato da un amico di famiglia, custode per una delle ditte del comparto produttivo, che vive nella palazzina aziendale con la famiglia. Il quindicenne e alcuni amici avevano deciso di fare una partita al pallone che, durante il gioco, era finito nella vasca. Nel tentativo di recuperare la palla il giovane era scivolato, annegando nella vasca.