Cittiglio, un masso frana sulla 394 Strada chiusa, sfiorata la tragedia

CITTIGLIO Chiusa per l’intera giornata di ieri la provinciale 394 tra Cittiglio e Laveno Mombello per frana. Motivi di sicurezza: è rotolato a valle un masso di grosse dimensioni, che per puro caso non ha causato danni a cose e persone. Si attende la relazione del geologo per capire se esistono le condizioni di sicurezza tali da consentire la ripresa del passaggio degli automobilisti lungo il tratto interessato.

Ma la grande paura non è ancora passata. Ieri una mattinata tranquilla è stata stravolta, intorno alle 9.30, quando dalla montagna del Sasso del Ferro, da un’altezza di almeno 700 metri, forse a causa della pioggia si è staccata una roccia di circa tre metri cubi e del peso di almeno quattro tonnellate. La forza della natura si è sprigionata in un attimo: l’imponente pezzo di montagna ha iniziato a rotolare lungo il versante, investendo alberi, arbusti e piante con una potenza devastante. Il masso ha preso sempre più forza, grazie alla pendenza del monte, sbaragliando qualunque ostacolo.

La sua forza è stata probabilmente attenuata da un piccolo muretto di roccia e piante che fa da argine pochi metri prima dell’asfalto stradale. A quel punto la roccia, nella sua folle e implacabile corsa, si è schiantata contro la protezione in cemento della 394, disintegrandola, abbattendo poi il guard-rail in lamiera. L’enorme masso di roccia calcarea, dopo aver attraversato la strada, ha terminato la propria corsa pochi centimetri al di là della carreggiata, nel prato che separa la 394, all’altezza del chilometro 2,5, dall’attiguo sedime ferroviario. Senza il provvidenziale freno del muretto, il masso avrebbe raggiunto i binari. Solo la fortuna ha voluto che nel momento del fatto nessun veicolo stesse transitando: le conseguenze sarebbero state devastanti, probabilmente mortali.

Alla scena ha assistito il giovane Riccardo Parinetti, che in quel frangente stava lavorando nel vicino vivaio Spertini di Cittiglio: «La discesa del masso – racconta – è durata forse più di un minuto. Ho sentito un forte fruscio, come se ci fosse un gran temporale. Guardando in su si vedevano le piante che si piegavano, il pezzo di montagna che si era staccato e l’acqua che si sollevava. Poi ho sentito il botto, quando la roccia si è schiantata contro il guard-rail: sembrava il suono di una campana. A quel punto sono andato sulla strada, ho visto cosa era successo e ho chiamato subito la Protezione civile».

In pochi minuti sul posto sono intervenuti i mezzi di soccorso della Prociv, i pompieri, gli agenti della polizia provinciale di Varese e del Medio Verbano, oltre ai carabinieri della stazione di Laveno e ai tecnici comunali di Cittiglio. Gli agenti della polizia locale hanno subito chiuso il tratto stradale interessato, facendo passare le macchine dallo svincolo per Mombello, attraverso il passaggio a livello.

«La strada – fa sapere la polizia locale – è stata chiusa al traffico. Solo quando verrà completata la relazione del geologo della Provincia avremo un quadro chiaro. Dobbiamo sapere se sul versante della montagna ci sono altre rocce instabili. La 394 verrà riaperta solo se saranno garantite le condizioni di sicurezza».

Pino Vaccaro

s.affolti

© riproduzione riservata