Come si vive in Provincia di Varese? Bene, ma non benissimo. Ecco i risultati della ricerca alla Liuc

Il Social Progress Index sviluppato dall'ateneo e presentato a Castellanza da Confindustria per misurare lo sviluppo del territorio andando "oltre il Pil".

CATELLANZA – Ventottesima sulle 107 province italiane per progresso sociale. È questa la posizione che assegna a Varese il Social Progress Index sviluppato da IEC – Institute for Entrepreneurship and Competitiveness della LIUC – Università Cattaneo e presentato da Confindustria Varese, durante un convegno tenutosi nell’ateneo di Castellanza.

Misurare lo sviluppo del territorio andando “oltre il Pil”, oltre i semplici indici economici: questo l’obiettivo che l’associazione datoriale degli industriali varesini si è posta con questa ricerca che ha analizzato tre dimensioni principali del progresso sociale (bisogni umani fondamentali, fondamenti del benessere, opportunità), per un totale di 12 componenti e 62 indicatori finali. Per ognuno un voto e un posizionamento di Varese in Italia e in Lombardia.

Secondo la ricerca, Varese risponde bene ai bisogni fondamentali dei suoi cittadini e garantisce un buon livello di benessere tanto da attestarsi in queste due dimensioni, a livello nazionale, rispettivamente in 21esima e 20esima posizione. Meno bene, invece, la dimensione delle opportunità, che misura le possibilità dei singoli individui di raggiungere il proprio pieno potenziale. A questa voce, Varese si piazza a metà classifica: 49esima. Risultato finale per Varese nella graduatoria italiana sul progresso sociale: 28esima posizione.

“Il nostro obiettivo con questa iniziativa che rappresenta il secondo step di un percorso avviato con il lancio del Piano Strategico #Varese2050 – ha spiegato il Presidente di Confindustria Varese, Roberto Grassi – è quello di offrire alla nostra provincia una mappa con i suoi punti di forza, ma anche di debolezza, per impostare insieme alle istituzioni, alle imprese e altri enti, sia pubblici sia privati, politiche innovative in grado di aumentare la capacità del territorio di soddisfare i bisogni fondamentali dei cittadini,

di migliorare e sostenere la qualità della loro vita e di creare le condizioni ottimali per la realizzazione personale di ciascuno”. “Alla politica due priorità – ha aggiunto -: investire nell’assistenza medica di base e nell’accesso alla conoscenza e all’informazione, per esempio attraverso progetti di digitalizzazione delle nostre città, troppo poco smart. Alle imprese, il suggerimento è quello di investire con ancora più forza sull’inclusività dei posti di lavoro e sulla sostenibilità. A noi di Confindustria Varese, invece, il Social Progress Index affida il compito di andare avanti e con maggior impegno sui progetti di formazione, sostenendo la LIUC, aumentando le collaborazioni con gli istituti superiori e con gli ITS, valorizzando la presenza sul territorio di ben due atenei, continuando a investire sulla formazione continua e di realizzare quel luogo in cui il sapere e il saper fare potranno incontrarsi per aiutare le persone a realizzarsi: