Roma, 30 gen. (TMNews) – Era convinto che quell’uomo di 82 anni avesse rivolto delle avance alla sua fidanzata trentenne, per questo lo ha barbaramente ucciso seviziandolo con un grosso coltello da macellaio, e fumando una sigaretta lo ha guardato morire, mutilato ed evirato, dissanguato. E’ questo, secondo la ricostruzione dei carabinieri il quadro agghiacciante del delitto avvenuto venerdì notte a Francofonte, piccolo comune in provincia di Siracusa, è M.P., un pregiudicato di 36 anni che ha agito accecato dalla gelosia.
Alcuni mesi fa l’arrestato era stato ospite, insieme alla fidanzata, nella casa dell’anziano, Sebastiano Bellofiore, dove la donna svolgeva il lavoro di badante. Proprio a quel periodo, tra settembre e ottobre scorso, risalgono, secondo i carabinieri di Augusta, le attenzioni rivolte dalla vittima alla fidanzata del pregiudicato, il quale forse covato per mesi la vendetta.
Fino alla notte scorsa, quando il trentaseienne si è presentato a casa dell’anziano per chiedere il regolamento di un debito.
Al rifiuto di pagare manifestato dall’uomo, il pregiudicato – spiegano i militari che hanno seguito le indagini – ha reagito dapprima aggredendolo a colpi di bastone, e quindi, dopo essersi procurato un grosso coltello da macellaio: mani e piedi mozzate, evirato, e infine una profonda ferita al volto che lo ha sfigurato, così ì militari hanno trovato l’anziana vittima, in un lago si sangue. Non solo, il presunto assassino a questo punto – raccontano i militari – ha acceso una
sigaretta e si è seduto sul divano e ha assistito alla morte dell’82enne, deceduto poco dopo per dissanguamento. Uscito dall’appartamento, nel pieno centro di Francofonte, l’arrestato è stato bloccato dai carabinieri mentre cercava di fuggire a bordo dell’auto della vittima. L’uomo infatti era stato notato da alcuni passanti che, insospettiti dai suoi indumenti sporchi di sangue, hanno allertato i carabinieri. Portato in caserma, il 36enne ha confessato l’omicidio e ai militari ha detto di averlo fatto accecato dalla gelosia.
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