Continua la protesta degli agricoltori, 250 trattori alle porte di Milano: “Vogliamo dignità”

Gli organizzatori della mobilitazione: "Non servono più deroghe o proroghe di leggi sbagliate, ma serve un nuovo piano agricolo". Cosa chiedono a governo e Ue

MELEGNANO – È continuato nella notte e ancora prosegue a Melegnano, a sud di Milano, vicino all’ingresso dell’A1, il presidio fisso degli agricoltori così come sta avvenendo in diverse parti della Lombardia come a Brescia dove, dopo aver sfilato ieri in città, i trattori si sono fermati nel parcheggio del campo da rugby annunciando che resteranno almeno due giorni.

Cosa chiede “Riscatto agricolo” a Governo e Unione Europea”

“Abbiamo chiesto al ministro Lollobrigida, un vertice Governo – Commissione Europea urgente.Stiamo affrontando con grande attenzione e consapevolezza le numerose manifestazioni spontanee degli agricoltori dei Comitati liberi in tutta Italia, il coordinamento Riscatto Agricolo sostiene le richieste e condivide la necessità di accelerare i tempi”. E’ quanto si legge in una nota del movimento di agricoltori che in questi giorni stanno protestando in Italia con i trattori e oggi sono anche nei pressi di Fieragricola a Verona.

“Per questo motivo serve un vertice del Governo con i Ministri interessati quali, il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, il ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Picchetto Fratin, la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni e la Commissione Europea, nella persona della presidente Ursula Von Der Leyen e dei Commissari per l’agricoltura e l’ambiente”, sottolinea il movimento di agricoltori.

“Il sistema agricolo – rileva – ora ha bisogno di certezze e nuove basi su cui costruire un futuro migliore, restituendo all’agricoltura il giusto rispetto e la dignità, per garantire il giusto prezzo agli agricoltori. Il nostro Paese vanta diverse ‘agricolture’: dalle tradizioni ed eccellenze mediterranee del Sud alle produzioni agroalimentari del Nord; pertanto, all’Italia serve un nuovo piano agricolo che attribuisca le giuste peculiarità, garantisca la biodiversità e tuteli le migliaia di prodotti unici. Non servono più deroghe o proroghe di leggi sbagliate, ma serve un nuovo piano agricolo. Solamente l’unione delle differenze nelle differenze potrà ricostruire la dignità agricola europea”. Già ieri ma anche oggi sono in corso vari presidi in Italia e continueranno anche nei prossimi giorni.

Confagricoltura: “Comprendiamo la scelta di chi manifesta ma i problemi si risolvono ai tavoli istituzionali”

“Comprendiamo la scelta di chi manifesta” ha commentato il presidente di Confagricoltura Milano, Lodi, Monza e Brianza Francesco Pacchiarini ma “i problemi si risolvono ai tavoli istituzionali”.    

“L’esasperazione degli agricoltori, trasformata in protesta in molte zone del Paese, e ora anche del nostro territorio, affonda le radici negli obiettivi del Green Deal europeo, condivisibili in linea teorica, ma da riformulare completamente all’atto pratico, per trovare un punto di equilibrio tra sostenibilità ambientale ed economica. Comprendiamo le ragioni della protesta e la decisione di chi ha aderito – ha aggiunto -. Il comparto è unito dall’urgenza di direzionare la sensibilità della politica e della società sulle condizioni di precarietà economica in cui versa, tuttavia, la scelta della nostra organizzazione è stata, come sempre, quella del confronto istituzionale, anche duro e serrato, con il Governo e l’Europa. Siamo convinti, infatti, che i problemi si risolvano innanzitutto partecipando e portando istanze ai tavoli di trattativa”.