Coop e fondi per i migranti: rinvio a giudizio per moglie, suocera e due cognati di Soumahoro

L'inchiesta sui familiari del deputato eletto con Alleanza Sinistra-Verdi.
il gip del tribunale di Latina ha accolto le richieste del pm che contestava agli imputati vari reati, dalla bancarotta alla frode, fino all'autoriciclaggio

Rinvio a giudizio per Marie Therese Mukamatsindo, Liliane Murekatete, moglie e suocera del deputato Aboubakar Soumahoro, e due suoi cognati. Lo ha deciso il gup di Latina nell’ambito dell’inchiesta sulle cooperative coinvolte nella gestione di richiedenti asilo e di minori non accompagnati. Le accuse contestate a vario titolo e a seconda delle posizioni sono di frode nelle pubbliche forniture, bancarotta fraudolenta patrimoniale (per distrazione) e autoriciclaggio. Il processo inizierà a Latina il prossimo 11 giugno.

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Distratti fondi destinati all’accoglienza dei migranti

 Secondo gli inquirenti, gli imputati avrebbero distratto fondi che erano stati erogati e destinati all’accoglienza dei migranti. Per questo motivo, il gip di Latina aveva disposto nei mesi scorsi anche un sequestro del valore di quasi due milioni di euro. In base a quanto ricostruito dalla Guardia di finanza, erano emerse, durante le indagini, disposizioni bancarie “prive di congrua giustificazione causale e comunque per finalità diverse da quelle alle quali era preposta la Karibu”. 

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Ristoranti, gioielli e abbigliamento

In particolare, come si leggeva nell’ordinanza, le carte di credito delle cooperative per l’assistenza migranti sarebbero state utilizzate anche per “finalità private”, dai ristoranti alle gioiellerie, dai centri estetici all’abbigliamento, ai negozi di cosmetica.