Cossiga/ A Sassari l’addio al Presidente: “Picconava” per amore


Sassari, 19 ago. (Apcom)
– Bianca Berlinguer abbraccia la figlia di Francesco Cossiga in lacrime, mentre il feretro lascia la chiesa di San Giuseppe avvolta nella bandiera con i quattro mori annodata al tricolore. Piange Giuseppe Cossiga, si commuove Beppe Pisanu, accanto a Mario Segni, Arturo Parisi ed Enzo Carra. Davanti al sagrato due ali di cittadini, diverse migliaia, applaudono al passaggio della bara, salutata dal Gis e dagli Incursori della marina. Cerimonia senza autorità, come richiesto espressamente dal Presidente nelle sue ultime volontà. E infatti neanche Silvio Berlusconi, che pure è in Sardegna, partecipa al rito funebre. Gli unici rappresentanti delle istituzioni presenti sono Ugo Cappellacci, presidente della Regione Sardegna, e i sindaci di Sassari e Chiaramonti.

Il ricordo che più commuove amici, parenti, ex compagni di partito e sassaresi che affollano la chiesa di San Giuseppe, è quello di monsignor Pietro Meloni, vescovo di Nuoro e amico d’infanzia di Cossiga. “Un uomo di grande fede” assicura, “assetato della verità e della giustizia”, che “forse aveva sentito la voce di una chiamata alla vita del Vangelo”. Ma anche un uomo delle istituzioni, “tutti riconoscono che è stato fedele allo Stato, alla sua coscienza e a Dio”. Il Presidente è per monsignor Meloni semplicemente, affettuosamente “Francesco”, senza sfuggire al ricordo di due della fase più contestate, travagliate della sua lunghissima carriera politica: il sequestro Moro e gli ultimi anni al Colle.

“Seppur picconava con amore, la sua vittima di turno faceva fatica a leccarsi le ferite”, ma si trattava a volte anche di “qualche pavoneggiamento che lui stesso riconosceva pentendosene e sentiva il dovere di dover essere perdonato”. E però, come gli confidò lui stesso descrivendo la fase da `picconatore’, convinto di dover smuovere un sistema, quando riscoprì il proverbio che dice ‘dai matti e dai bambini si può sentire la verità'”. Quanto al rapimento dello statista democristiano e alla sua esecuzione, ministro dell’Interno proprio Cossiga, il vescovo di Nuoro assicura che il politico democristiano pianse “lacrime sincere per la tragedia del suo amico Moro”.

L’ultimo ricordo amaro e un po’ commosso è di Pisanu, mentre si allontana lentamente dalla chiesa: “Se n’è andato l’ultimo dei grandi sardi. E’ una perdita per molti di noi, ma soprattutto per l’Isola”.

Tom

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