Covid, Gismondo: “Giusto trattarlo come un’influenza. Bene Schillaci sulla semplificazione”

La microbiologa e virologa dell'ospedale Sacco di Milano: "Le evidenze sono che oggi il virus circola dando origine a casi per la maggior parte asintomatici, che sfuggono assolutamente al controllo, e che tutti i vaccinati non sono esenti dall'essere infettati o dall'infettare"

MILANO – E’ giusto trattare Covid come un’influenza? “Al momento assolutamente sì”. Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell’Ospedale Sacco di Milano, non ha dubbi sulla bontà della semplificazione annunciata dal ministro della Salute, Orazio Schillaci, sull’isolamento dei positivi a Sars-CoV-2.

“I pazienti asintomatici positivi a Covid, dopo 4 o 5 giorni, credo si possano far tornare all’attività normale”, ha spiegato il responsabile della Sanità italiana. “Vista la condizione epidemiologica attuale – ragiona l’esperta – forse si sarebbe potuto fare un po’ di più, ma sono d’accordo con il ministro sull’opportunità di procedere per gradi, con grande cautela. Credo che il ministro debba procedere con una certa prudenza, anche se – precisa Gismondo – le evidenze sono che oggi il virus circola dando origine a casi per la maggior parte asintomatici, che sfuggono assolutamente al controllo, e che tutti i vaccinati non sono esenti dall’essere infettati o dall’infettare”.