Crisi/ Perde quota ipotesi soccorso Cina a Ue,Trichet:Mai sentita

Francoforte, 31 ott. (TMNews) – Sembra perdere consistenza l’ipotesi di un soccorso cinese all’Europa, dopo che il presidente della Bce ha indirettamente smentito che i leader dell’area euro abbiano discusso una soluzione simile al vertice della scorsa settimana. “Avendo partecipato io stesso alle discussioni, non ho sentito parlare di decisioni di chiedere aiuto a un paese in particolare”, ha affermato Trichet alla Bbc, in una delle varie interviste che oggi, nell’ultimo giorno del suo mandato, ha rilasciato a diversi media.

Dalla scorsa settimana era stata evocata la possibilità che l’Europa cercasse di rafforzare il suo fondo salva stati facendo ricorso a capitali della Cina. E questo aveva portato a pensare a una iniezione diretta da parte del Dragone nel fondo salva Stati Ue (lo European financial Stability Facility). Ma le stese frasi giunte più di recente da Oechino sembrano aver ridimensionato queste ipotesi.

Più probabile semmai che l’Europa cerchi di piazzare in Cina come in altri paesi le obbligazioni che lo Efsf emette per finanziarsi, e che sono garantite dai vari paesi dell’area euro. Questa ipotesi secondo Trichet non deve scandalizzare, perché “è assolutamente normale” in un mercato globale.

Invece il presidente uscente della Bce – da domani gli subentrerà ufficialmente Mario Draghi – ha difeso il programma di acquisti di titoli di stati riattivato lo scorso agosto dall’istituzione monetaria. Ha creato non poche polemiche, in particolare da parte di diversi osservatori in Germania che lo considerano un modo surrettizio di creare debito comune, e che mette a repentaglio l’autonomia della Bce. “Non ci sono decisioni facili – ha affermato trichet, in questo caso a Cnbc – e noi non ci trovavamo in una decisione normale”. (fonte Afp)

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