Da nord a sud per trovare il bomber. La Pro Patria al lavoro senza fretta

Un occhio al budget, una mano sul cuore: il dg Turotti scandaglia il mercato alla ricerca dei colpi giusti sia dal punto di vista tecnico che economico

Nessun nuovo acquisto in casa Pro Patria con le ultime settimane che, dopo il riassetto societario, procedono a rilento sul fronte entrate.

Si è pensato alle conferme col nome di Matteo Arrigoni che si è aggiunto a quelli di Monzani, Zaro, Bortoluz e Santana: 5 su 7 perchè all’appello mancano ancora Disabato e Colombo, per il primo si dovrebbe chiudere entro fine mese mentre per il secondo la strada si fa leggermente in salita, complice un ingaggio un po’ troppo alto per le casse e l’economia del club biancoblù.

Difficile, per gli stessi motivi cui va aggiunta anche una preferenza del tecnico Javorcic per altri uomini sul finale della stagione scorsa, che si possa chiudere anche con Salvatore Ferraro; sul taccuino del plenipotenziario direttore generale Sandro Turotti ci sono, più che nomi, ruoli. Si cerca un portiere classe ’98 o, meglio, ’99, un numero non definito di esterni giovani da cui dovranno poi emergere i due titolari, due incontristi in mezzo al campo e un paio di attaccanti, oltre a un corredo di uomini che il 20 luglio, giorno in cui comincerà il ritiro, dovranno essere messi a disposizione del confermato allenatore Javorcic.

Alto mare? Forse, ma è meglio prendersi del tempo fintanto che tempo c’è e proprio in quest’ottica la società sta guardando anche lontano da Busto Arsizio e si è già detta disposta a spendere sulla base dell’importanza del ruolo: per la punta di peso da oltre 20 gol a stagione ovviamente c’è il budget maggiore. Gli obiettivi? Portano nel sud Italia. C’è tempo.