Una vipera che striscia sul marciapiede, a due passi dal centro. Succede a Gallarate, in via Curioni. Dove i residenti sono stufi del degrado che affligge la zona.
Si tratta di una strada che corre parallela alla ferrovia. Da un lato incrocia via Venegoni, punto d’accesso al centro storico per chi arriva da nord, dall’altra via Monsignor Macchi, strada che sfocia in piazza Risorgimento e corre alle spalle del supermercato Esselunga.
Uno dei problemi riguarda l’erba che cresce lungo la massicciata ferroviaria. «Per tagliarla, la tagliano – spiega un residente – il fatto è che poi la lasciano giù». Si aggiunge il fatto che «ci sono un sacco di stranieri che vengono qui a fare i loro bisogni».
Un bagno a cielo aperto che ha finito con l’attirare i topi. «Abbiamo seri problemi di ratti: un mese fa ho chiamato in Comune perché c’era una pantegana morta in mezzo al viale», prosegue il nostro interlocutore. Giovedì, poi, è comparsa una vipera: «Se l’è trovata di fronte mia moglie mentre portava a passeggio il cane. È uscita dall’erba alta, l’ha spaventata a morte».
Ma chi dovrebbe farsi carico del problema? «Non si capisce se sia la ferrovia o il Comune. Il punto è che qui bisognerebbe fare una bonifica», insiste il residente. Il quale da tempo ha iniziato a contattare le autorità per segnalare il problema, dal municipio all’Asl. Nessuna risposta ricevuta, e allora ha deciso di rivolgersi a La Provincia di Varese.
«Se devo continuare a scrivere al sindaco, piuttosto che all’azienda sanitaria, non otterrò nulla. Allora ho pensato di scrivere al giornale, così lo leggono». E, questa la speranza, chi di dovere interverrà. Anche perché da queste parti la misura è colma: «Io sono stufo».
Tanto più che il degrado al quale è abbandonata l’area non riguarda solamente vipere e topi. Qui, infatti, c’è anche un problema di viabilità. Da via Venegoni fino all’incrocio con via Mameli la strada è a senso unico, da qui in avanti diventa a doppio senso. E, sul lato della massicciata, c’è una fila di parcheggi.
Risultato? «Se si passa durante l’ora di punta, c’è da farsi il segno della croce», afferma il cittadino stanco del disagio. Anche in questo caso, «ho contattato il Comune. Per tutta risposta hanno messo nuovi cartelli che indicano il parcheggio libero».
La proposta è quella di togliere i posteggi nel tratto a doppio senso: «Stiamo parlando di cinque posti auto, a due passi dal parcheggio dell’Esselunga». Come a dire che creano problemi al traffico e non sembrano così fondamentali.
Ma, se sulla situazione viabilistica questo cittadino si dice pronto ad aspettare, «sulla salute no. Io non accetto che ci siano topi o vipere nei prati». Di chiunque sia la competenza, l’invito è a intervenire in fretta.
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