Delirio ecologista a Roma: “Seminatore al tramonto” di Van Gogh imbrattato con minestrone

Gli attivisti dopo avere imbrattato l'opera, protetta da un vetro, si sono incollati alla parete e hanno urlato slogan contro l'uso del carbone e sul cambiamento climatico.

ROMA – Imbrattato un Van Gogh a Roma: folle attacco di alcuni attivisti ecologisti alla tela “Seminatore al tramonto”.

Il quadro è esposto a Roma ed è protetto dal vetro. Subito dopo l’azione degli attivisti è intervenuta la sicurezza che ha immediatamente chiuso le sale della mostra allontanando i visitatori. Gli attivisti dopo avere gettato la minestra di verdura sull’opera, protetta da un vetro, si sono incollati alla parete e hanno urlato slogan contro l’uso del carbone e sul cambiamento climatico.

Subito dopo l’azione degli attivisti è intervenuta la sicurezza che ha immediatamente chiuso le sale della mostra allontanando i visitatori. Gli attivisti dopo avere gettato la passata di verdura sull’opera, protetta da un vetro, si sono incollati alla parete e hanno urlato slogan contro l’uso del carbone e sul cambiamento climatico. Si tratta di alcune componenti di quella che viene chiamata “Ultima Generazione”. 

Tela protetta da un vetro

L’attacco ambientalista è avvenuto a Roma a Palazzo Bonaparte. Il quadro è esposto nell’ambito della mostra dedicata all’artista che ospita le opere del Museo Kröller-Müller di Otterlo ed è protetto dal vetro. 

Il comunicato delle imbrattatrici

“Mi chiamo Laura e ho deciso di unirmi alle diverse serie di azioni che si stanno svolgendo in questi giorni in diversi Paesi perché ho piena consapevolezza del fatto che nessuno, in nessun modo, si sta prendendo cura della catastrofe ambientale che stiamo vivendo. Stiamo assistendo ad un collasso globale nella più totale indifferenza da parte dei governi la cui esistenza dovrebbe essere volta anche e soprattutto alla tutela dei suoi cittadini, eppure,

nonostante tutta la comunità scientifica ci avverta da decenni di ciò che sta avvenendo e ci abbia dato delle indicazioni precise su cosa fare per invertire questa rotta distruttiva assolutamente nulla è stato fatto. Questo è agghiacciante, e ancora di più lo è il fatto che da più di trent’anni cittadini da ogni parte del mondo cercano di manifestare e protestare con ogni mezzo a loro disposizione, e non sono mai stati ascoltati. Se in questo preciso momento stiamo vivendo una catastrofe ambientale e tutte le forme di protesta messe in atto fin’ora sono state ignorate, qual è il nostro destino?”.

“Questo – scrive ancora l’attivista – non può intendersi come semplice vandalismo, ma della manifestazione di un amore viscerale per la vita e per l’arte, che solo attraverso un intervento serio e tempestivo dei governi possono essere tutelate. Per questo le azioni dirette nonviolente continueranno finché i cittadini non avranno risposta dal proprio governo sulle istanze di stop al gas e al carbone e di investimento in almeno 20 GW di rinnovabili”.

Gli altri attacchi ad opere d’arte

Gli attacchi a cui si fa riferimento nel comunicato sono quelli avvenuti nelle scorse settimane. A Londra è stata lanciata una minestra di pomodoro contro “I girasoli” sempre di Van Gogh. A l’Aia, nei Paesi Bassi, la salsa di pomodoro è stata lanciata sul quadro “La ragazza con l’orecchino di perla” del pittore fiammingo Johannes Vermeer.