Deputati sì, ma non stacanovisti Lavorano poco e costano tanto

I primi cento giorni dei nostri parlamentari. Uno stipendio netto da 12 mila euro al mese tra indennità e rimborsi per produrre in media tre o quattro atti, pochissimi interventi in aula e una manciata di proposte di legge come primi firmatari.

È questo che emerge spulciando nell’attività dei nostri eletti nei primi quattro mesi, seppur falcidiati da una prima fase di stallo fino all’elezione del presidente .

Chi sta facendo ben poco per meritarsi l’indennità è : alla Camera per lui soltanto un ordine del giorno (nell’ambito del decreto svuota-carceri, chiedendo di rimpolpare gli organici delle forze dell’ordine) e la firma su tre leggi proposte dal suo capogruppo. Che, vista la funzione, è il più attivo tra i nostri.

Primo firmatario di tre leggi su macroregione, ammissibilità dei referendum tributari ed Europa dei popoli e autore di 13 atti, tra mozioni (lo Statuto dei frontalieri), interrogazioni, interpellanze (sulla condanna europea per trattamento inumano dei carcerati a Busto), risoluzioni e ordini del giorno. Al Senato è il più loquace, con ventotto interventi (tra cui Husqvarna e diverse dichiarazioni di voto) e un atto come primo firmatario, un’interrogazione su Sea Handling.

Nel Pd il veterano ha prodotto tre atti su Husqvarna, Arcisate-Stabio e fornitura di uniformi per la Difesa ed è primo firmatario della proposta di legge per la videosorveglianza per i benzinai. In assemblea è intervenuto una sola volta, sulla sparatoria di Cardano al Campo. Sono in fase di ambientamento , che ha preso la parola in aula solo su Husqvarna, e attende la risposta a quattro interrogazioni (tra cui la ferrovia che taglierebbe in due Moriggia a Gallarate di cui si è occupato da vicesindaco), e , prima firmataria di una legge «per l’emersione del lavoro irregolare nelle aziende sequestrate e confiscate alla criminalità organizzata» e autrice di quattro interrogazioni su temi locali (Olona, Arcisate-Stabio, Miogni e raduno “nazi” di Malnate, su cui ha effettuato il suo unico intervento in aula).

Al Senato è titolare di due interrogazioni, di cui una sull’acquisizione dei supermercati Iper da parte di un fondo di Cassa Depositi e Prestiti, e di un disegno di legge per la tutela degli acquirenti degli immobili da costruire.

Tema caro ai bustesi, visto che ci ha scritto una legge anche , il più attivo tra i grillini, con cinque atti (tra cui uno sui risciò a noleggio) e 14 interventi. Il varesino si sta occupando soprattutto dell’Ilva della natìa Taranto, a cui ha dedicato l’unico intervento a Montecitorio, mentre la senatrice vanta un parere su un ddl sul regime dei beni pubblici nel codice civile e un commosso intervento in aula contro l’acquisto degli F-35. Tutto questo sarà stato sufficiente a guadagnarsi lo stipendio? Almeno i grillini in parte lo hanno restituito.

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