Dopo “mala sanità” anche “mala istruzione”: è disabile ma non può andare in bagno se manca il collaboratore scolastico

Solidarietà al compagno disabile dagli studenti dell'Istituto Professionale Servizi per l'Enogastronomia e l'Ospitalità alberghiera "Antonio Gramsci" di Monserrato, che annunciano una protesta pacifica e una petizione sulla rete per far valere i diritti del ragazzo (foto dal web)

MONSERRATO (CA) – Siamo a Monserrato, in provincia di Cagliari, e la scuola è l’Istituto Professionale Servizi per l’Enogastronomia e l’Ospitalità alberghiera “Antonio Gramsci” di Monserrato, alle porte di Cagliari. Francesco ha 19 anni e va a scuola in carrozzina, vista la sua disabilità motoria è seguito in classe oltre che dal team di docenti curricolari anche da un’insegnante di sostegno e da un’educatrice. Fin qui tutto bene…ma se Francesco deve andare in bagno, chi ci pensa? In questo caso, più che normale si direbbe, può farlo solo se a scuola è presente il collaboratore scolastico che lo aiuta. Ma se questi è assente, niente da fare.

Se manca il collaboratore Francesco a scuola non può andare in bagno

Quello che è successo proprio venerdì scorso, quando non essendoci alcuno titolato a farlo è stata allertata addirittura la mamma, che è venuta di corsa da casa per prestargli aiuto. Tuttavia quest’ultima, avendo visto il figlio visibilmente provato, ha deciso di chiamare i carabinieri.

Questa storia di denuncia viene dalla Sardegna, ma siamo certi che saranno molte le simili situazioni sommerse della “mala istruzione”, che nel 2022 non possonon più essere ammissibili.

Grande solidarietà dai compagni e petizione online

Grande solidarietà, di contro, da parte dei compagni, che si sono detti pronti a scioperare per i diritti del loro compagno. E per fare questo hanno deciso di creare una petizione online, affermando dunque:

Non solo ha dovuto attendere l’arrivo della madre per poter essere portato in bagno, ma è stato costretto a lasciare l’istituto in lacrime perché nessuno poteva occuparsi di lui. A causa di questa situazione vergognosa i giorni seguenti si è visto costretto a stare a casa . La frequenza di Francesco non può dipendere da una sola persona, è uno studente come noi e non deve essere trattato in maniera differente.

La protesta del Comitato Studentesco del Gramsci sarà pacifica, ma irremovibile – fanno sapere – almeno fin tanto che “non si garantirà a Francesco il diritto allo studio”.