Droga e Morgan dividono i ragazzi

BUSTO ARSIZIO La droga? «E’ sbagliato entrarne in contatto ma la società ce la sbatte in faccia, si trova ovunque e a basso prezzo. Tanti studenti ne fanno uso». A sostenerlo è Giuseppe, un ragazzo dell’Itc “Enrico Tosi” che ieri, prendendo spunto dal “caso Morgan” ha detto la sua nell’assemblea studentesca. A dargli ragione è stato l’elevato numero di mani alzate a seguito della domanda provocatoria del rappresentante degli studenti, che ha chiesto «quanti personalmente, o indirettamente attraverso gli amici, sono entrati in contatto con la realtà della droga», precisando di riferirsi «al fumo». Secondo Giuseppe il cantante «è da ammirare perché con il suo outing

è stato uno dei pochi che ha ammesso di farne uso: in realtà tanti si drogano».Di parere opposto Leonardo, 17 anni e mezzo, figlio di un chitarrista di Sanremo: «Si sa che in quel mondo lì c’è cocaina e altro – afferma – ma sicuramente è stato un errore quello di Morgan, soprattutto il fatto di dire che la cocaina serve per la depressione. Mentre Gloria è convinta che «lo stato deve pensare alla sicurezza delle persone. Drogarsi è una cosa sbagliata e fa male, deve essere per forza illegale. Per noi giovani – aggiunge – è la compagnia che ti porta a usare droga».

e.romano

© riproduzione riservata