Effetto arancione VeloOk scaccia le multe

I VeloOk funzionano. Sono i numeri a certificare l’effetto dei “bussolotti” arancioni comparsi a metà 2012 lungo le principali strade cittadine: da allora sono calati gli incidenti e anche le multe per eccesso di velocità. Al di là delle polemiche sulla legittimità di questi apparecchi, alimentati nelle ultime settimane anche dalla trasmissione di Italia1 “Le Iene”, i numeri parlano chiaro. E dicono che gli automobilisti, quando vedono i VeloOk, rispettano il codice della strada.

Il dato più eclatante lo si registra in viale Milano, strada che insieme a viale Lombardia e alla tangenzialina ha visto comparire questi apparecchi a metà 2012. L’anno precedente lungo la strada che porta ai centri commerciali si erano registrati 26 incidenti, esattamente uno ogni due settimane.

Nel 2013 i sinistri si sono ridotti a 10: un calo del 62%. Tanto che ora le forze dell’ordine sono chiamate ad intervenire meno di una volta al mese. Nelle altre strade interessate, spiega il comandante della Polizia locale Emiliano Bezzon, «i dati rimangono costanti. Ma erano già particolarmente bassi». E, prosegue il numero uno di via Ferraris, scendere è difficile, anche perché «le cause di incidentalità non sono tutte riconducibili a velocità eccessiva». C’è da dire, però, che

da quando sono arrivati i VeloOk in città si corre di meno. Un esempio è via Sciesa: da anni i residenti lamentavano l’alta velocità di percorrenza delle auto. E i numeri dicono che grazie ai bussolotti arancioni, arrivati qualche settimana fa, si è ridotta. Le rilevazioni effettuate prima dell’installazione parlavano di un 78% di veicoli che superavano il limite di velocità di 50 chilometri orari. Ora la percentuale di automobilisti che non rispetta il codice si è ridotta al 15.

E le multe? Nel 2011, l’anno prima dell’introduzione dei VeloOk, le multe staccate ai conducenti che correvano troppo sono state 1.400. È bastato posizionare i primi 15 bussolotti lungo alcune strade per dimezzarli: sono infatti poco più di 700 quelle comminate nel corso del 2012. Dato impressionante, se si pensa che questi apparecchi sono arrivati solo in tarda primavera.

Nei primi dodici mesi dall’installazione dei box, spiega Bezzon, «la stragrande maggioranza dei rilievi ha portato a zero violazioni accertate». Quest’anno la situazione peggiore, «in media accertiamo due o tre violazioni nell’arco di un servizio di 4 ore».

Decisamente poche se si pensa che su strade come via Carlo Noè nei momenti di punta passano più di tremila veicoli. Evidentemente, però, l’effetto di deterrenza generato dai VeloOk è efficace. E così gli automobilisti tengono il piede più leggero sull’acceleratore.

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