Europa Verde contro la nuova Cargo City di Malpensa: “E’ speculazione logistica”

Il movimento politico ecologista se la prende con le opere previste in quattro scali aeroportuali nel Nord Italia, tra cui quello milanese-varesino "in piena Brughiera del Parco del Ticino". "La sostenibilità ambientale vorrebbe il recupero delle aree inutilizzate o dismesse dove realizzare nuovi capannoni come l'obsoleto Terminal 2"

MALPENSA – La “speculazione logistica” sta prendendo di mira 4 scali aeroportuali nel Nord Italia: Malpensa, Orio al Serio (Bergamo), Montichiari (Brescia) e Parma. Lo affermano il responsabile trasporti di Europa Verde Dario Balotta ed Enrico Ottolini, consigliere del gruppo Europa Verde – Verdi – Possibile del Comune di Parma. “A Malpensa – spiegano – è prevista una nuova Cargo City di 44mila ettari di superficie, che si aggiungerebbe a quella attuale, non ancora satura, in piena Brughiera del Parco del Ticino”.

“A Orio – aggiungono – c’è un piano di sviluppo che prevede 47 ettari di aree da cementificare per una nuova area Cargo da aggiungere a quella attuale, a Montichiari è in progetto il prolungamento della pista di 460 metri per arrivare a 3.500 metri e Parma vuole allungare la sua di 756 metri per portarla a 2.880 metri”. Secondo Balotta e Ottolini “i due scali fantasma di Montichiari e di Parma, dopo aver fallito il tentativo di diventare aeroporti passeggeri, bruciando ingenti risorse pubbliche, si stanno riconvertendo al segmento merci, ma la lunghezza delle due attuali piste, attualmente sotto utilizzate, basterebbe per una normale attività cargo evitando di consumare a Montichiari quasi 50mila mq di terreno, 46mila a Parma più 23mila di taxiway”. “A settembre – aggiungono i due esponenti ‘verdi’ – il trasporto aereo di merci ha registrato volumi in calo del 10,6% rispetto allo stesso 2021, secondo i dati diffusi dall’Associazione del trasporto aereo (Iata) e le prospettive del settore non prevedono un grande sviluppo, anzi”. “La sostenibilità ambientale – concludono – vorrebbe il recupero delle aree inutilizzate o dismesse dove realizzare nuovi capannoni come l’obsoleto Terminal 2 di Malpensa”.