Evasione Fiscale, 46 arresti a Roma tra cui Pambianchi

Roma, 14 giu. (TMNews) – Associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta e riciclaggio. Sono questi i reati contestati, a seconda delle singole posizioni, alle persone coinvolte nell’inchiesta per la quale è stata emessa una ordinanza di custodia cautelare per il presidente della Confcommercio di Roma, Cesare Pambianchi.

Dalle prime ore di stamattina i finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria – si spiega – stanno eseguendo 46 misure cautelari personali emesse dal giudice per le indagini Preliminari di Roma, Giovanni De Donato.

L’associazione criminale – si sottolinea – operava a livello internazionale e faceva capo ad uno studio professionale romano ed ai titolari di numerosi gruppi imprenditoriali che si sono sottratti in modo fraudolento al pagamento delle imposte.

La fattispecie di reato contestata a Pambianchi e agli altri destinatari delle misure cautelari eseguite oggi è la sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte (articolo 11 del decreto legislativo numero 74 del 2000 in materia di imposte sui redditi e sul valore aggiunto), ipotesi per la quale è prevista la reclusione da sei mesi a quattro anni.

L’indagine della Procura di Roma, coordinata dall’aggiunto Nello Rossi è stata portata avanti dai pubblici ministeri Maria Francesca Loy, Francesco Ciardi e Maria Calabretta. Oltre a Pambianchi e Mazzieri, titolare insieme al presidente di Confcommercio Roma di un importante studio commercialista, una serie di imprenditori attivi nelle costruzioni, negli arredamenti e nella produzione di beni industriali.

Le società in fase prefallimentare – si spiega – venivano trasferite all’estero, in particolare in Inghilterra e Bulgaria, per evitarne il definitivo crack. La legge prevede infatti che dopo un anno dal trasferimento le aziende non possano più fallire in Italia, escamotage che consente di evitare non solo il processo per bancarotta fraudolenta, ma anche tutti gli obblighi di legge per i creditori.

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