«Eyenga toccasana per la difesa e i play»

Parla Cecco Vescovi, general manager della Pallacanestro Varese

Gli ultimi saranno i primi. Christian Eyenga ne è un esempio: aggregatosi più tardi di tutti al roster di Gianmarco Pozzecco, il congolese è diventato protagonista principale in questa Openjobmetis, in particolare nel vittorioso match di domenica con la Granarolo Bologna. Doveroso quindi partire proprio da lui nell’analisi insieme al general manager biancorosso, Cecco Vescovi.


Christian è un giocatore che sa dare grande energia su tutti i fronti. Lo abbiamo scelto in particolare per le sue qualità difensive: la sua è una predisposizione naturale che fa bene alla squadra, migliorando la prestazione globale del reparto. In attacco aggiunge verticalità e grande corsa. E in più io mi aspetto che possa migliorare ancora, dato che lavora con noi da poco tempo.


Lo avevamo cercato all’inizio dell’estate e in quella fase non eravamo riusciti ad arrivare al dunque, per tante ragioni. Il giocatore era ancora legato al club polacco del Turow con una sorta di opzione per la nuova stagione, a noi invece mancavano ancora certezze in fatto di main sponsor, per cui il passo appariva più lungo della gamba.


E poi, quando Kangur si è fatto male, ci siamo rifatti sotto, proprio nel momento in cui il congolese stava chiudendo il contenzioso con la vecchia società. E così siamo riusciti a metterlo sotto contratto a una buona cifra. È stato un bel colpo.


Robinson e Deane erano finiti nell’occhio del ciclone per una certa mancanza di gestione in quei finali di partita che ci sono costati alcune sconfitte, ma la realtà è che hanno sofferto più di tutti gli altri l’assenza di Kangur, un elemento fondamentale, quasi un play aggiunto. Abbiamo inserito Eyenga, che è un giocatore diverso da Kristjan, e ciò impone che dai registi arrivi un contributo maggiore a livello di leadership e playmaking: non è un qualcosa che si possa ottenere immediatamente. Però…


La squadra li sta aiutando e domenica li abbiamo visti entrambi fare bene anche in difesa. Voglio sottolineare in questo senso la prova di Deane, che ha fatto qualcosa che non è propriamente nel suo repertorio. Sono fiducioso: credo possano crescere entrambi il livello, anche nel playmaking.


Noi di punti per strada ne abbiamo lasciati tanti, a cominciare dalla gara con Reggio Emilia, che è stata la madre di tutti i nostri problemi, visto l’infortunio di Kangur, che ci ha penalizzati pesantemente. Poi sono arrivate le partite con Venezia, Trento e Roma, che in altre condizioni mentali avremmo forse vinto. Ora però ci siamo rimessi in marcia, ripartendo dalla difesa, visto anche che l’attacco non è mai stato un problema. Dobbiamo dare continuità.


No. Era giusto restituire il palcoscenico a Ugo, visto com’era andata a finire la sua conferenza stampa di Brindisi.


Certo. È un campionato molto equilibrato: questo fa sì che i punti persi pesino tantissimo e che ogni risultato sia imprevedibile. Caserta ha tanti problemi, in campo e fuori: noi dovremo fare di tutto per ingigantirli, mettendo il dito nella piaga. È la legge dello sport.