Fede e comunicazione, monsignor Viganò a Saronno: giornalisti come il buon samaritano

Il vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze sociali in visita in città. Il messaggio ai professionisti dell'informazione: "Andare a vedere, ascoltare e parlare con il cuore"

SARONNO – “E’ la dinamica non solo del giornalista ma di ogni cristiano che deve consumare le suole delle scarpe per andare a vedere, come ha fatto il buon samaritano che non ha guardato da lontano ma si è fatto vicino al poveretto incappato nei briganti”. Lo ha detto monsignor Dario Edoardo Viganò. vice cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze sociali, anticipando alcuni temi trattati nel messaggio del Papa di martedì prossimo per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali. Un messaggio che costituirà l’approdo di un percorso iniziato tre anni fa con il tema “andare e vedere”, lo scorso anno “ascoltare” e quest’anno “parlare con il cuore”.

“Solo la vicinanza permette uno sguardo capace di cogliere i bisogni, di ascoltare appunto i desideri profondi del cuore – ha aggiunto Viganò in un incontro a Saronno -. Dopo aver visto e ascoltato allora si possono dire alcune parole cordialmente ovvero con il cuore, che siano parole di consolazione, di fiducia, di speranza”. Viganò nella sua visita in città ha inaugurato anche i nuovi studi di Radiorizzonti Inblu, i cui programmi giungono ormai in quasi tutta la Lombardia sia in Fm che in Dab, fondata dall’ultranovantenne monsignor Angelo Centemeri che nel 1987 rilevò le frequenze di Radio Saronno.