Finanziaria, nella bozza una nuova tassa sui frontalieri prevista dall’articolo 50

Secondo l'art. 50 presente nella bozza,, a partire dal 2024  i frontalieri dovranno contribuire al mantenimento del Servizio Sanitario Nazionale attraverso un’imposta annuale che varierà tra il 3% e il 5% del reddito netto annuo

Divampano le polemiche sui contenuti dell’articolo 50 presente nella bozza della Finanziaria. la norma paleserebbe l’intenzione del Governo di reperire fondi per la sanità, attraverso un’indennità sui frontalieri che andrebbe ai medici ed infermieri per evitare che lascino l’Italia per prestare sevizio in Svizzera. In base all’articolo 50 della bozza di manovra finanziaria, verrebbe previsto a carico dei lavoratori oltreconfine un contributo dal 3 al 5% del reddito netto guadagnato oltre confine- Questo contributo dovrebbe servire a coprire i circa 750 euro al mese in più sulle buste paga di medici e operatori sanitari che rimangono a lavorare negli ospedali italiani e non si traferiscono in Svizzera con la conseguenza di aumentare le già gravi carenze di organico nella sanità pubblica.

I lavoratori frontalieri hanno già la ritenuta alla fonte effettuata dal datore di lavoro in Svizzera e, sulla base dell’accordo Italo- svizzero, una quota di queste ritenute va  i Comuni di che, con i ristorni provenienti dai frontalieri, sostengono i propri bilanci. I Frontalieri che sono tassati alla fonte in Svizzera non devono versare l’Irpef in Italia, ma se verrà confermata l’imposizione prevista dall’articolo 50 della bozza di Finanziaria dello Stato, dovranno comunque dichiarare i redditi, sul cui importo netto verrebbe poi calcolata la quota da versare per aumentare le retribuzioni di sanitari. Ovviamente si tratta solo di un’ipotesi prevista nella bozza della Finanziaria, ma i sindacati ne hanno comunque chiesto l’immediato ritiro.