«Fisicità, talento, panchina profonda. Sarà dura, ma vogliamo i due punti»

Paolo Moretti suona la carica per la sfida al Villeurbanne: i campioni di Francia sono i grandi favoriti del girone C

«L’Asvel è una squadra ricca di fisicità, di talento e molto profonda. La chiave sarà la difesa: giocheremo contro una formazione con tanti punti delle mani, soprattutto nella figura di Hodge, ex Cantù. Quindi dovremo essere solidi, aggressivi, non concedere spazi e stare attenti alla loro organizzazione. Sarà dura, ma l’ambizione, non ci nascondiamo, è di prenderci i due punti». L’auspicio finale è quello di un intero popolo, l’ambizione è quella di un comandante conscio dei mezzi della sua truppa, la descrizione che precede entrambe è – dal canto suo – la migliore disponibile su piazza. Paolo Moretti ieri ha svelato i connotati del primo avversario varesino della storia della Basketball Champions League.

Un quintetto tosto

Il favorito del girone C, a scriverla tutta: non si vede contendente più attrezzato della formazione di J.D Jackson ai nastri di partenza. O almeno è quello che fa pensare la carta, da confrontare con un inizio di stagione in cui francesi non hanno espresso sul campo tutto il loro potenziale. Campioni di Francia in carica, i “verdi” transalpini “vantano” per ora un ruolino di marcia balbettante in Pro A: quattro partite, una vittoria e tre sconfitte, l’ultima a domicilio venerdì scorso contro la poco quotata Chalons-Reims.

Il roster ha – come descritto dal coach biancorosso – profondità e qualità. A cominciare da Walter Hodge (30 anni, 183 cm) comandante in capo dotato di leadership in dosi sovrabbondanti, attaccante vorace in grado di segnare in tanti modi diversi. Al suo fianco ci sarà Lang (26 anni, 199 cm), “guardiona” francese d’esperienza e tiratore mortifero. In attesa di abbracciare Demarcus Nelson, guardia-ala ex Avellino appena entrato nei ranghi dei francesi ma non ancora schierabile in Europa, in ala ci sarà Bandja Sy (26 anni, 190 cm) , difensore, tiratore rivedibile ma giocatore capace di usare il fisico nelle sortite offensive.

Sotto canestro i verdi “parlano” italiano: in spot 4 troviamo Nikola Dragovic (29 anni, 296 cm), ex di Avellino e Cremona, atleta versatile e lungo dalla mano educata. Dopo di lui si ritorna a pescare nella memoria brianzola: ecco Adrian Uter (32 anni, 201 cm), giamaicano che ingombra e sa segnare.

L’ex biancorosso

Dalla panchina spunta l’occasione di un abbraccio a un vecchio amico: nell’Asvel c’è anche Michel Morandais, ala che fu protagonista nella Cimberio di Stefano Pillastrini nella stagione 2009/2010, quella della rinascita dopo l’onta dell’A2.

Il nostro ora ha 37 anni ma sa ancora segnare, costante di una squadra da battere in un solo modo: piegando le gambe dietro. Lo dice anche Moretti…