Fissata la data per la riesumazione per il cadavere di Beppe Uva

CARAVATE Tre anni e mezzo esatti dopo la sua morte, il cadavere di Giuseppe Uva sarà riesumato per essere sottoposto agli accertamenti chiesti dal tribunale di Varese, al fine di fare luce sulle cause del decesso.

La salma del povero artigiano, spirato all’ospedale di Circolo il 14 giugno 2008, riposa nel cimitero di Caravate, ed è qui che venerdì prossimo, il 16 dicembre alle 8,30, verrà aperto il loculo che contiene la bara. Il corpo verrà poi immeditamente trasferito all’obitorio dell’ospedale di Busto Arsizio dove in serata verrà eseguita l’ispezione esterna del cadavere e quindi la tac spirale a sedici strati total body con l’ausilio del dottor Piero Bernasconi, così come chiesto dal giudice Orazio Muscato.

Come è noto, il caso di Giuseppe Uva è assurto alle cronache nazionali per volontà di una parte dei familiari (le sorelle Lucia e Carmela), convinte che il fratello sia deceduto anche in conseguenza di lesioni traumatiche, delle quali però non vi è traccia nell’autospia eseguita dal dottor Marco Motta. Sulla base delle conclusioni del medico legale, il pm Agostino Abate ha imputato i medici che lo accolsero in pronto soccorso per sottoporlo a trattamento sanitario obbligatorio, dopo una

notte folle ed ebbra trascorsa tra via Dandolo e la caserma dei carabinieri di via Saffi. Ora è sotto processo il medico che quella sera era di guardia nel reparto di psichiatria, il dottor  Carlo Fraticelli : secondo la procura fu il mix di farmaci a cagionare il decesso. Una ipotesi parzialmente smontata dalla superperizia disposta dal tribunale, a meno che, ed è quanto dovranno ancora accertare i periti, Uva fosse allergico ai calmanti che gli vennero somministrati.

Le sorelle ritengono invece che Giuseppe abbia subito maltrattamenti in caserma: e la riesumazione più volte chiesta e infine accordata dal tribunale è di fatto finalizzata a verificare questa ipotesi, anche se nessun carabiniere o poliziotto risulta indagato per alcunché. Intanto sono attese le conclusioni della perizia genetica sulle macchie ematiche trovate sui pantaloni e sul sangue stesso prelevato a Giuseppe Uva.

e.marletta

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