Forex/ Attesa per Draghi su rischi contagio Libia e caro petrolio

Verona, 26 feb. (TMNews) – Appuntamento a Verona per il 17esimo congresso degli operatori finanziari, organizzato da Aiaf, Assiom Forex, con l’atteso intervento questa mattina del governatore della Banca d’Italia e presidente del Financial stability board, Mario Draghi, su cui in questo momento sono puntati gli occhi per via della sua candidatura alla guida della Banca centrale europea. In particolare, c’è attesa sulle parole del governatore sui nuovi potenziali rischi per l’economia dovuti all’aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime a causa delle tensioni nel Mediterrano e soprattutto in Libia. E le paure che agitano l’Occidente sui rischi del contagio dei rivolgimenti politici in corso a tutto il Medio Oriente, la regione da dove arriva il grosso del petrolio mondiale.

Un assaggio il numero uno di Via Nazionale l’ha dato già ieri con un’intervista al New York Times nella quale ha sottolineato che la priorità della politica monetaria alla Bce è e resta il controllo dell’inflazione, volto a garantire “la stabilità dei prezzi”. Un colloquio con l’autorevole quotidiano newyorkese che arriva appena prima che inizi il periodo di sette giorni che precede la riunione a Francoforte della Banca centrale europea sui tassi di interesse, una fase durante la quale tradizionalmente tutti i governatori dell’area euro, che siedono nel Consiglio direttivo, mantengono il silenzio sulle questioni attinenti al costo del danaro. “In tutto il mondo i banchieri centrali stanno cercando di capire se gli attuali picchi del petrolio avranno effetti permanenti sull’inflazione – ha spiegato Draghi – o se si tratta solo di uno shock una tantum”.

Da presidente del Financial stability board Draghi è poi in prima linea sulla riforma delle regole globali nella finanza. Solo qualche giorno fa al G20 finanziario di Parigi il governatore aveva sollecitato tempi rapidi per l’approvazione del nuovo assetto, con l’obiettivo di non tornare al ‘business as usual’, cioè alle vecchie pratiche esistenti prima della crisi globale. Oltre alle nuove regole e a una maggiore trasparenza, tra le sfide indicate dal governatore anche la lotta al cosiddetto ‘shadow banking’ (la parte del sistema bancario ‘ombra’ che sfugge ai controlli) e la questione delle banche troppo grandi per poter fallire (too big to fail).

Gab

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