Frodi e truffe: Varese peggio di Palermo

Trecento denunce in 12 mesi (+58,2% rispetto all’anno precedente) secondo i dati del Viminale. La colpa è del web, nel mirino le carte di credito. Con i cui i truffatori giocano al poker online

– Truffe e frodi: Varese ai vertici della classifica nazionale stilata dal ministero dell’Interno. Il nostro territorio è al sedicesimo posto in Italia per questo tipo di reati, superando di parecchio, ad esempio, Roma e Palermo.
Il dato parla da solo: negli ultimi 12 mesi sono 300 le denunce presentate da altrettanti varesini per essere stati truffati o frodati. L’aumento nei confronti dell’anno precedente è spropositato: più 58,2%.
Un livello di crescita dell’illecito che si raddoppia di anno in anno. E il veicolo principale attraverso il quale il reato viene consumato è il web.

Interessante è la case history tracciata dalle forze di polizia che operano sul nostro territorio. Se il web è il mezzo preferito dai truffatori per colpire i varesini, le carte di credito sono il principale obbiettivo. Casi concreti.
Tre persone denunciate sei mesi fa per aver clonato e utilizzato carte intestate a varesini: due uomini di Napoli e una donna di Roma. Il lato inaspettato della vicenda? Quei prelievi truffati ai malcapitati varesini erano serviti per fare delle puntate al poker online.

Giocatori incalliti che utilizzavano soldi altrui durante le partite. Tutto sul web. Le vittime si sono accorte della truffa subita proprio da questo dettaglio: prelievi tra i 200 e i 500 euro veicolati su siti internet dedicati al Texas Hold’em.
Altro dato interessante relativo alle truffe online. C’è il sospetto fondato che i dati relativi alle carte di credito clonate vengano raccolti in data base e poi ceduti ad altri. La considerazione arriva da una constatazione: almeno 30 persone denunciate per truffa tra Piemonte e Lazio.

Stessa solfa: carte clonate ai danni dei varesini e poi utilizzate da queste persone, tutti stranieri, per eseguire delle ricariche telefoniche. Persone denunciate per aver effettuato una ricarica da 150 euro sul telefonino.
Il sospetto è che a clonare le carte non siano stati loro ma che abbiano avuto i codici d’accesso da altri. Magari pagandoli. Il furto di questi dati avviene attraverso il craccaggio di siti di compravendita online.
Sempre online non tramonta ai danni dei varesini un evergreen: il classico pacco. Oggetti di ogni tipo (ci fu un varesino che comprò online anche il cofano di un’auto) comprati e mai ricevuti. Il venditore era il truffatore: intascato l’anticipo questo sparisce senza più farsi trovare. Scendono anche se di poco le truffe ai danni degli anziani. A quanto pare a Varese le campagne di prevenzione contro i falsi addetti di luce, acqua o gas o di falsi appartenenti alle forze dell’ordine stanno funzionando.
L’allerta nei confronti di questo tipo di truffe resta comunque alta. Soprattutto con l’avvicinarsi del periodo natalizio che fornisce nuove scuse, dall’aiuto agli indigenti a quello per i bambini, per intrufolarsi nelle case delle vittime e saccheggiarle.
E’ invece molto presente sul territorio la così detta truffa dello specchietto. I truffatori dopo aver avvicinato una macchina, generalmente guidata da una persona anziana, colpiscono la vettura della vittima lanciando un oggetto.

Quindi fermano la vittima convincendola che ha causato un incidente mostrando uno specchietto retrovisore rotto in precedenza. A quel punto, con la scusa di non mettere di mezzo le assicurazioni, suggeriscono alla vittima di pagare dai 50 ai 100 euro in contanti per sistemare la questione.
L’invito delle forze di polizia è sempre lo stesso. Segnalare ogni possibile presenza sospetta al 112 in modo che carabinieri e polizia di Stato possano meglio monitorare il territorio.