G20/ Napolitano: Insensato prospettare guerra valutaria su Yuan


Hong Kong, 30 ott. (Apcom)
– In vista del vertice del G20 a Seul, a metà novembre, il capo dello Stato Giorgio Napolitano ha colto l’occasione della visita in cina per affrontare la questione valutaria con l’omologo Hu Jintao. “Abbiamo toccato il tema e siamo rimasti sulla stessa linea d’onda nel dire che non ha senso parlare di guerra valutaria” ha detto il Presidente della Repubblica ai giornalisti ad Hong Kong, l’ultima tappa della visita di una settimana. Per parte cinese i problemi sono originati dalle politiche monetarie troppo lassisti dei paesi industrializzati, mentre per l’occidente il cambio artificialmente basso della moneta cinese taglia le gambe all’export occidentale.

Napolitano non nega che “ci sono problemi di equilibrio nei rapporti tra le monete”, ma la questione della rivalutazione dello yuan è un argomento su cui preme più che altro Washington, mentre le opinioni sono abbastanza disparate sull’impatto della rivalutazione cinese sull’interscambio e lo sviluppo dell’export europeo e americano. “La Cina dichiara che accumulare surplus nell’interscambio non è il fine che si propone” ha riferito il capo dello Stato.

D’altra parte la Cina è un grande paese importatore, e, nonostante l’ostacolo della rivalutazione della moneta, le merci europeee ad alto contenuto tecnologico e valore aggiunto sono ancora competitive. “Dobbiamo elevare la qualità dei nostri prodotti di esportazione, puntare ad elevarne la qualità” ha detto Napolitano ricordando che quest’anno è già stato “clamoroso” per le esportazioni italiane verso il paese e che continuerà ad esserlo nel futuro.

Il supporto che la visita del Presidente della Repubblica è venuto a mostrare alla comunità in Cina, a cui riconosce un’importanza e un peso sempre maggiori, sarà verificato nelle prossime missioni industriali organizzate al livello nazionale, prima fra tutte quella di Confindustria incentrata sull’automotive prevista per fine novembre

Acm/Pol

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