Gallarate, il lusso in centro Apre l’ennesima boutique

GALLARATE Una boutique al posto della storica pizzeria “notturna”, che peraltro continua l’attività a poche decine di metri. E’ il segno dei tempi: il commercio a Gallarate si sta trasformando. Non è il primo caso clamoroso di attività storica e “popolare” che cede il passo alla modernità di tendenza.

Negli anni recenti si è già assistito ad altri esempi simili, sempre in centro città: in via Ronchetti il circolo del biliardo, che era stato devastato da un incendio, ha fatto posto ad un’elegante boutique di abbigliamento, mentre in piazza Risorgimento ha abbassato per sempre la saracinesca il negozio di abbigliamento Vagani, per lasciare spazio ad una banca (Cariparma) e poi riaprire un’altra boutique in via XX Settembre.

In questi giorni altre due attività simbolo del centro storico sono soggette ad irreversibile trasformazione: il Ricci Sport, negozio di abbigliamento sportivo all’angolo tra via Roma e via San Francesco, a pochi passi da piazza Risorgimento, ha chiuso i battenti e ha esposto i cartelli di “affittasi” in bella vista sulla saracinesca, mentre

nei locali che per svariati lustri hanno ospitato la Pizzeria da Nello in via Postporta – che da un paio d’anni si è trasferita poco distante – sono in corso i lavori per la ristrutturazione e la trasformazione in vista di una cessione o di una locazione per un negozio “chic”.

Una vera e propria rivoluzione delle abitudini dei gallaratesi: quell’angolo così genuino e vissuto di via Postporta, che fino a qualche anno fa con i suoi orari dilatati fino alle 4 del mattino e con i suoi tranci di pizza a buon mercato era il punto di riferimento per la “fame chimica” del dopo serata in discoteca (con tutte le conseguenze per il sonno dei vicini e per l’ordine pubblico), si sta ormai definitivamente trasformando in un’altra via dedicata alle boutique e ai negozi di un certo livello. E’ un processo inesorabile: i negozi di una volta, per vari motivi ma spesso per questioni legate al ricambio generazionale e alla maggior redditività delle attività subentranti, cedono il passo e al loro posto compaiono boutique d’alta classe, istituti bancari, finanziarie, centri estetici, locali di tendenza, filiali di grandi gruppi che aprono la loro “finestra” sulla ricca provincia. Basti pensare che in via Borghi, in una villa d’epoca appena ristrutturata e riadattata, sono in corso gli ultimi ritocchi in vista dell’apertura di una nuova filiale della Banca Popolare di Vicenza, un altro istituto di credito che si aggiunge alla lunga lista delle aperture nel centro storico cittadino.

Segno, da un lato, di una città che cresce e che si sviluppa da un punto di vista economico, ma dall’altro anche un inevitabile impoverimento di pezzi di storia e di vita vissuta. Ormai la città delle botteghe artigiane e dei mestieri sta lasciando sempre più spazio a quella della finanza e delle boutique.
Andrea Aliverti

e.marletta

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