Gallarate, investe una donna e scappa: identificata la responsabile, rischia fino a 3 anni

Il fatto avvenuto nella zona di via Custodi, alla guida una 65enne della provincia che si è poi data alla fuga. Individuata e deferita all'Autorità giudiziaria per i reati di omissione di soccorso e fuga dopo l’incidente. La vittima, che ha avuto 40 giorni di prognosi, ha fornito indicazioni sul veicolo cui la Polizia locale è risalita grazie alle immagini della video sorveglianza

GALLARATE – Omissione di soccorso e fuga dopo l’incidente: una sessantacinquenne della provincia di Varese ora rischia una condanna fino a tre anni di reclusione. La donna è stata infatti è stata individuata dalla Polizia Locale di Gallarate e denunciata a piede libero alla Procura della Repubblica di Busta Arsizio per la sua condotta che risale ad alcune settimane fa.

La ricostruzione dei fatti: il personale del 118 era intervenuto sul luogo di un incidente nella zona di Via Custodi a Gallarate, per soccorrere una quarantenne che era stata investita da un’auto poi datasi alla fuga. Il personale sanitario aveva quindi chiamato la Polizia Locale e sul posto era giunta una pattuglia.

 La persona investita era rimasta ferita anche abbastanza seriamente (40 giorni la prognosi del pronto soccorso), ciononostante e malgrado lo choc, era riuscita a fornire agli agenti particolari riguardanti il veicolo “pirata”, come il colore, la marca e il modello.

Sul luogo del fatto inoltre era rimasto un pezzo di carrozzeria dell’auto investitrice staccatosi a seguito dell’impatto: la copertura in plastica di uno specchietto retrovisore.

Da lì è partita la caccia al responsabile, che poi si è appunto rivelata una responsabile. Il Comando di via Ferraris, ha avviato da subito tutte le indagini del caso, acquisendo innanzitutto le immagini riprese dall’impianto di videosorveglianza comunale presente nella zona del sinistro. Le parti isolate hanno consentito di individuare l’auto coinvolta, un’utilitaria di colore scuro, guidata da una donna, cui gli agenti sono risaliti tramite le banche dati.

La signora, che ha ammesso le proprie responsabilità, è stata come detto denunciata a piede libero e le è stata ritirata la patente di guida che, data la gravità della violazione commessa, potrà essere sospesa per un periodo fino a 5 anni.

Sull’esito dell’operazione è intervenuta l’assessore alla sicurezza Francesca Caruso: “Sono positivamente soddisfatta che ancora una volta l’attività investigativa della polizia locale -grazie anche alle immagini raccolte con il sistema comunale di video sorveglianza ubicato in posizioni strategiche della città sia andata a buon fine”.