Gallarate saluta Armando Guenzani

Si è spento nella notte di mercoledì 3 luglio all’età di 91 anni Armando Guenzani, l’ultimo dei pionieri che nel 1949 diede vita insieme a Silvio Zanella al Premio arti visive “Città di Gallarate”.

Con lui se ne va l’ultimo dei creatori di quello che sarebbe diventato la Gam prima, il Maga in anni più recenti.

«È stato una persona meravigliosa», il ricordo di
, suo successore alla guida del Premio, «era il più giovane della generazione dei fondatori, una persona amatissima». Erede di una dinastia di ricamatori, nel 1950 fu il primo vero sponsor della manifestazione voluta da Zanella. «Oggi come allora, i soldi erano pochi. E servivano 50mila lire, all’epoca una bella cifra, per acquistare un’opera di Carrà», ricorda Orsini. Fu ad acquistarla. «La conservò nella sua abitazione finché non si trovò uno sponsor istituzionale che lo acquistò per donarlo alla collezione del museo».

Una realtà alla quale è sempre stato vicino, prima insieme a Zanella, poi alla guida del Premio che negli anni ha arricchito la permanente del Maga. Quattro anni fa, quando venne inaugurata la nuova sede del museo, fu tra i protagonisti del vide che raccontava l’epopea dell’arte contemporanea a Gallarate.

L’anno successivo ha lasciato la presidenza del Premio «e io ho indegnamente preso il suo posto». In tutti questi anni «ha sempre seguito con grande discrezione, pur non essendo un esperto d’arte, ma un discreto collezionista», conclude Orsini, «ha avuto il pregio di trasmettere questa sua passione al figlio Claudio che oggi è uno dei più importanti galleristi d’arte contemporanea su Milano».

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