Un aiuto ai commercianti? L’assessore alla Partita ci crede. E mentre la città sembra risvegliarsi senza lasciare per strada serrande abbassate, l’amministrazione comunale, di concerto con il Distretto del Commercio, punta ai rilevatori delle presenze nel centro storico per invogliare anche nuove aperture.
«Mercoledì scorso sono stati eseguiti i primi test per l’installazione delle telecamere che serviranno a contare le presenze nel centro storico», informa l’assessore al Commercio del Comune di Gallarate. «Si tratta di telecamere con rilevatori di presenza che indicheranno quante persone sono passate da un determinato varco e in quali ore della giornata». Uno strumento valido per avere dei dati certificati «che ci vengono chiesti dagli operatori del settore» annota Protasoni. Sia che si tratti di indagini di mercato per conoscere le abitudini dei gallaratesi, di richieste dei franchising o di semplici informazioni per gli stessi negozianti su come impostare gli orari dei propri esercizi, di fatto nella città dei Due Galli sarà presto possibile avere i numeri delle persone presenti in centro nel corso della giornata e nei diversi giorni della settimana. Non solo.
«Senza violare la privacy di nessuno, crediamo che le stesse telecamere possano costituire un valido aiuto anche per la polizia locale e per le forze dell’Ordine nel caso in cui diventasse indispensabile verificare chi è passato dal centro città», aggiunge l’assessore. Numeri e facce facilmente idenficatibili, insomma, a sostegno del commercio locale che fornirà dati certi a chi volesse indesediarsi in città e volti ad eventuali indagini di polizia. «Un aiuto a favore della sicurezza pubblica», annota Protasoni.
Il quale intanto può ritenersi soddisfatto dell’andamento del commercio in città. I dati degli ultimi mesi di giugno e luglio mostrano, infatti: 8 chiusure, 3 cessioni di attività, 13 subingressi e 15 nuove aperture. «Un segno più che ci fa ben sperare», commenta l’assessore. «A Gallarate c’erano delle mancanze, ad esempio nell’offerta del settore medio – alto, soprattutto alimentare, ma possiamo notare che i negozi di nicchia si sono, invece, quasi moltiplicati. Penso, ad esempio alla vendita dei prodotti naturali e dei prodotti vegani, non proprio per tutti eppure ultimamente particolarmente richiesti». Si impone una specializzazione sempre maggiore ai negozi del centro che, raggiungibili soltanto a piedi, devono avere una forte attrattività per la clientela, con merce e prodotti particolari.
«Credo si sia in presenza di un rimbalzo anche un po’ atteso», interpreta l’assessore Protasoni che parla di «risveglio» per il commercio cittadino, soprattutto quello dei negozi al dettaglio per i quali si possono annotare nuove aperture, seppur con numeri ancora molto modesti.
© riproduzione riservata