Nubifragio, il giorno dopo: anche Gallarate fa i conti con i danni causati dalle forti piogge. Ieri mattina una squadra di operai ha effettuato un sopralluogo sulle strade inondate. Mentre ci sarà da intervenire all’interno di alcune scuole.
La bomba d’acqua che nella mattinata di martedì si è abbattuta sul Varesotto non ha risparmiato i Due Galli. Tanti i sottopassaggi che si sono allagati, fortunatamente senza conseguenze per gli automobilisti.
Ieri mattina, comunque, gli operai del comune hanno effettuato dei controlli in tutte le strade e i sottopassi che si sono allagati. A cominciare da viale Milano e via Carlo Noé, due arterie che sotto l’acqua dell’altro giorno si sono trasformate in delle pozzanghere. Obiettivo, verificare se ci fossero dei chiusini o delle bocche di lupo intasate e, nel caso, spurgarle.
Le verifiche, però, non hanno evidenziato problematiche particolari. Segno che i disagi creati alla circolazione sono dovuti alla forte intensità della pioggia. Lo si è visto bene, ad esempio, nel sottopassaggio tra viale XXIV maggio e via Vittorio Veneto. Quando il nubifragio si è scatenato in tutta la sua violenza, in pochi minuti l’area si è allagata: troppa l’acqua perché potesse essere smaltita.
Una volta cessate le precipitazioni, nel giro di poco tempo la situazione è tornata alla normalità. Oltre che la viabilità, però, le piogge di martedì hanno colpito anche alcuni edifici scolastici. In particolare, e questa per Palazzo Borghi è una fortuna, quelle all’interno delle quali sono in corso i lavori di rifacimento della copertura. In particolare si è trattato delle primarie di Cedrate e di quelle dei Ronchi. Nel milione di euro stanziato per la sistemazione degli edifici scolastici cittadini, rientrava anche la sistemazione del tetto di questi due plessi.
Il nubifragio di ieri mattina non ha fatto altro che sottolineare una volta di più la necessità di intervenire sulla copertura di questi due edifici. Tanto che l’acqua si è infiltrata dal tetto e ha finito per creare della macchie sulle pareti.
Da Palazzo Borghi assicurano comunque che per la prima campanella di settembre tutto sarà ripristinato. I tetti saranno rifatti, così da evitare che il problema si ripeta al prossimo temporale. E gli operai si occuperanno anche di ritinteggiare le pareti per eliminare le chiazze di umidità che si sono formate all’interno delle aule dell’ultimo piano.
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