«Galleria Manzoni? Io ci credo e apro qui. Il coraggio pagherà»

Valentina Grassi ha lasciato un posto sicuro e s’è lanciata in un’avventura di arte e artigianato «Quest’area rinascerà, c’è voglia di ricominciare»

Finora è soltanto un filo, ma lungo e resistente, teso dalla passione, quella di , che ha deciso di cambiare la sua vita, lasciare il lavoro in un prestigioso negozio del centro storico e aprirne uno in proprio, in Galleria Manzoni.
“Il Filo di Vale” – il logo è la stilizzazione di un anello “futurista”, mutuato da un’opera di , disegnato dalla stessa Valentina e vincitore di un premio prestigioso – ha aperto ieri e subito si è popolato di amici, perché la titolare, conosciuta anche come artista, è donna dall’entusiasmo contagioso, capace di coinvolgere nella sua avventura pittori, scultori, fotografi e musicisti, in una sorta di atelier aperto fucina di idee e piccole mostre.

«Il mio è un atto di coraggio, ma la Galleria Manzoni, data per morta, sta lentamente ritornando in vita, perché tra poco aprirà anche il nuovo bar al posto della gelateria, poi ci sono i negozi di abbigliamento, insomma il passaggio c’è e sta anche a noi riportare i varesini da queste parti».
« Ho aperto in sordina, non amo le inaugurazioni “griffate”, organizzerò un evento artistico a novembre, una mostra d’arte che coinvolgerà il mio spazio ma anche l’intera galleria, se i colleghi degli altri negozi saranno d’accordo», spiega Valentina Grassi, gemmologa diplomata e laureata in scultura alla Naba, Nuova accademia di Belle arti, di Milano.
Il negozio, coloratissimo, con molti dei lavori fatti personalmente dalla titolare, si presenta insolito fin dalla vetrina, che accoglie una scultura della ceramista, quadri di, nome d’arte di , dai riflessi warholiani, uno splendido abito disegnato da, e la lampada “Pegaso”, dell’artista umbro .

«Collaboro da tempo con il gruppo “Artisti in movimento” e mi piace mescolare le mie creazioni, dalle collane alle piccole e grandi sculture in legno, alle loro opere. In negozio ho anche alcune scatole dipinte da e due “scudi”, su cui sono adagiate le mie collane di pietre, d».Valentina Benedetto Grassi, che lo scorso anno ha fondato il movimento artistico socio culturale “Seguendo il Filo di Arianna con Teseo o Minotauro?” che si occupa dei maltrattamenti alle donne, spera che la sua iniziativa faccia da volano per riempire gli altri negozi abbandonati e ridare alla Galleria Manzoni l’aspetto di un piccolo angolo parigino, con

caffè e mostre d’arte. «Come artista amo la varietà, e oltre a confezionare bijoux scolpisco il legno – in negozio ha due splendidi gatti “giacomettiani” – E ho reinventato i bottoni, recuperandoli da vecchi abiti e trasformandoli in facce. Ne ho 130, uno diverso dall’altro, e invito i clienti del negozio a riconoscersi in uno dei ritratti. Questo spazio deve diventare sede per presentazioni di libri, letture poetiche, piccoli eventi, un punto di vendita ma anche di cultura. Per me è un grande investimento, per sopravvivere devo cercare di vendere il mio lavoro, ma credo nell’arte e so che ce la posso fare».

Intanto Valentina sta organizzando una mostra dal titolo “Miti e costellazioni”, in programma il 30 e 31 ottobre a villa Cicogna Mozzoni di Bisuschio, cui parteciperanno gli “Artisti in movimento” e lei stessa, con un dittico fotografico realizzato con Roby Epy e una sua scultura dedicata all’Ofiuco, il misterioso tredicesimo segno zodiacale che raffigura il Serpentario, immagine maschile simile al Laocoonte di Agesandro.