Gaza, attacco all’ospedale Nasser: almeno 29 morti, tra le vittime 5 giornalisti

Raid dell’esercito israeliano a Khan Younis: colpito con un drone kamikaze il complesso ospedaliero. Tra i reporter uccisi anche collaboratori di Reuters, NBC, Al Jazeera e Associated Press.

Almeno 29 palestinesi sono stati uccisi dall’alba di oggi in diversi attacchi condotti dall’esercito israeliano (Idf) nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportano i media locali.

Il bilancio più grave riguarda il complesso ospedaliero Nasser di Khan Younis, nel sud della Striscia, colpito da un drone kamikaze: qui hanno perso la vita 20 persone, tra cui cinque giornalisti e un membro della Protezione civile.

Le vittime tra i civili e i giornalisti

L’agenzia palestinese Wafa aveva già riferito in mattinata di altri nove civili morti in bombardamenti condotti dall’Idf, tra cui cinque membri di una stessa famiglia colpita nella propria abitazione nella zona di al-Karameh, a nord-ovest di Gaza City.

Secondo le autorità locali, tra i giornalisti uccisi figurano:

  • Hossam al-Masri, fotografo per Reuters
  • Moaz Abu Taha, reporter per NBC
  • Mohammed Salama, fotoreporter per Al Jazeera
  • Mariam Abu Daqa, collaboratrice di Independent Arabic e Associated Press
  • Ahmed Abu Aziz, morto per le ferite riportate dopo i raid

Un altro fotoreporter di Reuters, Hatem Khaled, è rimasto ferito.

La testimonianza dall’ospedale

“Eravamo tutti al lavoro, nonostante la carenza di attrezzature e farmaci, quando è arrivato l’attacco”, ha raccontato Saber al-Asmar, medico dell’ospedale Nasser, citato da Al Jazeera. “In quel momento c’erano studenti di medicina, medici, infermieri e giornalisti. Ora i pazienti stanno fuggendo per paura di nuovi bombardamenti”.

Reazioni delle agenzie internazionali

La Reuters ha diffuso una nota esprimendo “profondo dolore” per la morte di al-Masri e chiedendo alle autorità israeliane e di Gaza di garantire immediata assistenza medica al fotografo ferito.

Anche l’Associated Press ha dichiarato di essere “scioccata e rattristata” per la morte della giornalista Mariam Abu Daqa, ricordando i suoi reportage sulle condizioni di fame e malnutrizione dei bambini di Gaza.

Secondo i dati diffusi dal governo di Gaza, dall’inizio del conflitto sarebbero oltre 245 i giornalisti uccisi nei raid, rendendo questa guerra la più letale di sempre per la categoria.