Giappone/ Aiea: Incidente Fukushima “diverso” da Cernobyl

Vienna, 12 apr. (TMNews) – La situazione sul sito della centrale nucleare giapponese di Fukushima è “completamente diversa” da quella di Cernobyl, 25 anni fa, anche se sono stati classificati allo stesso livello della scala degli incidenti nucleari (Ines): lo ha affermato oggi l’Aiea.

“Fukushima e Cernobyl sono molto diversi”, ha dichiarato ai giornalisti il capo del dipartimento per la sicurezza nucleare dell’Aiea, Denis Flory. Fukushima “è un incidente completamente diverso. Il livello di emissioni a Cernobyl è sensibilmente diverso”, ha insistito il responsabile dell’Agenzia internazionale per l’energia nucleare.

Il Giappone oggi ha innalzato a 7, il più elevato, il livello dell’incidente a Fukushima, lo stesso della catastrofe di Cernobyl del 1986. Il passaggio al livello 7 – “importante fuga di materiale radioattivo con effetti considerevoli sulla
salute e sull’ambiente” – è stato deciso sulla base dell’insieme delle scorie radioattive. Esse rappresentano, secondo le autorità giapponesi, 370.000 tb fino ad oggi, mentre a Cernobil erano state rilevate 5,2 milioni di tb, ha spiegato Flory.

L’Aiea ha sottolineato più volte che la catastrofe di Cernobyl, il peggiore incidente nucleare della storia, è stata causata da un errore umano e da un difetto di progettazione mentre la crisi di Fukushima è il risultato di un sisma/tsunami di una forza poco comune. “Le meccaniche dell’incidente sono molto diverse”, ha sottolineato Flory. La potenza dell’esplosione a Cernobyl, con un reattore in funzione, ha inviato grandi quantitativi di radioattività nell’atmosfera, “diffondendoli dappertutto nel mondo”. Per contro,

a Fukushima, i reattori erano spenti e non c’è stata un’esplosione all’interno della struttura di protezione. Flory ha aggiunto che le autorità giapponesi non avrebbero agito diversamente se avessero innalzato il livello dell’incidente prima.
Ines non è “una scala per l’azione ma per la comunicazione”, ha precisato. Secondo Flory, la situazione generale a Fukushima resta “molto seria, ma ci sono i primi segnali di un miglioramento di alcune funzioni”, in particolare l’alimentazione dei sistemi di raffreddamento dei reattori. (con fonte Afp)

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