L’ultimo libro di Giosuè Romano va “in scena” al Santuccio.
, il teatro di via Sacco 10 ospiterà la presentazione dell’ultimo libro di poesie dell’autore.
“E scarpe nove” ( Le scarpe nuove ), edito da Arterigere, è la più recente fatica letteraria del poliedrico professore malnatese, già impegnato all’Itpa Casula di Varese, nonché autore di testi teatrali e attore con la sua compagnia “I Traballanti”.
Questa volta si misura con la forma d’arte della poesia.
«Quando qualcuno – spiega nell’annunciare la serata – mi domanda: “Cosa è la Poesia? Perché si scrivono versi?”, resto ammutolito; la mia bocca diventa il collo strettissimo di una damigiana rovesciata piena di liquido: le risposte mi gorgogliano in gola ma non diventano parole! Ho bisogno di tempo per rispondere, mi devo organizzare, devo fare uno sforzo per non rischiare banalità o peggio ancora, luoghi comuni».
A qualunque musa s’ispiri – Euterpe, Erato o Calliope – ha una chiara idea di cosa sia la poesia«È sostanza impalpabile, un niente inossidabile, un’eco nella notte. Un lampo, un ciottolo di fiume che, rotolando a suo piacere, avanti ed indietro nel tempo, si fa metronomo di una vita. È specchio, antro oscuro, finestra che s’affaccia sui giardini segreti; arsura, fame e sete ma, anche secchio d’acqua fresca, pane caldo, “odore di fragole rosse”». Rappresentazioni che prendono vita nell’immaginario grazie alle parole: «Aggancia e manipola i ricordi, dà
corpo alle illusioni e si alimenta di sguardi, di sorrisi, lacrime, brividi e carezze. La Poesia è anarchica, arriva quando decide e se la cerchi non si fa trovare: impertinente, prepotente… sempre improvvisamente. A volte ti strattona, altre ti regala un giunco per affastellare i sogni. Una viandante mezza matta che, giocando con le bolle di sapone, arriva e vola via a cavallo di un endecasillabo».Alla serata, moderata da Luigi Vedovati, prenderanno parte Nicoletta Pizzato, Dirigente Scolastico dell’Isiss Daverio Casula, e Pina De Maria, presidente Unitre-Varese.