Guerra in Ucraina, la Svizzera rimane neutrale: niente armi e munizioni a Kiev

Il presidente della Confederazione elvetica Alain Berset, in visita all'Onu, ribadisce l'inflessibile posizione storica dettata dalla Costituzione del Paese. Berna ha finora respinto le pressioni da parte del governo di Zelensky e le richieste di Germania, Spagna e Danimarca

BERNA – Di fronte al conflitto ucraino, la Svizzera intende preservare la sua neutralità prevista dalla Costituzione e rimane quindi per il momento contraria al trasferimento di armi in questo Paese in guerra. Lo ha detto il presidente della Confederazione elvetica Alain Berset, in visita all’Onu. “Il dibattito sulle esportazioni di armi, finche’ abbiamo questo quadro giuridico in Svizzera, non è possibile farlo”, ha detto Berset ai giornalisti a margine delle riunioni delle Nazioni Unite sui diritti delle donne.

D’altra parte, il suo governo rimane inflessibile sulla neutralità storica del Paese. Nonostante le pressioni di Kiev e dei suoi alleati per consentire la riesportazione di armi e munizioni svizzere a Kiev, Berna ha finora respinto le richieste di Germania, Spagna e Danimarca. Diverse iniziative sono in corso nel Parlamento svizzero per allentare queste regole, ma non è prevista alcuna decisione per diversi mesi. Berset ha incontrato a New York il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres.