I primi cento anni della biblioteca civica Dono di un varesino che ha fatto fortuna

Doppio anniversario per la biblioteca civica nel 2014: cento anni fa, il 7 giugno 1914, fu infatti inaugurata la nuova sede nel Palazzo Municipale. L’apertura al pubblico risale invece al 20 settembre dello stesso anno.

«Un compleanno importante – afferma il sindaco – che festeggeremo a settembre». Quando saranno organizzate diverse iniziative.

Promotore e artefice della nascita della biblioteca fu il cavalier , imprenditore varesino che, tornato in Patria dopo aver fatto fortuna in Argentina, decise di donare alla città un segno di valore culturale.

Mise così a disposizione 12mila volumi che, assieme ai quindicimila già presenti ma di fatto non utilizzabili, costituirono il nucleo originario dell’ente. Oggi, dopo cento anni, il patrimonio è salito a circa 350 mila volumi, è arricchito da materiale multimediale e da nuovi servizi come il prestito di Dvd e la navigazione in internet.

C’è un’intera biblioteca dedicata ai bambini e ai ragazzi e una rete provinciale che permette il prestito interbibliotecario.

I numeri totalizzati dalla biblioteca sono esorbitanti. Gli utenti attivi, che hanno preso in prestito almeno un libro nel 2013, sono stati 5.549 nella biblioteca civica, 1.009 in quella dei ragazzi, 285 in quella rionale di San Fermo (per un totale di 1.741; 470 e 60 nuove iscrizioni). I numeri dei prestiti sono un “manifesto” contro la crisi della lettura: 58.427 nella biblioteca civica, 17.642 in quella dei ragazzi e 4.047 a San Fermo.

Le consultazioni in sede rappresentano l’aspetto «più sociale» della biblioteca, perché è soprattutto in quel momento che le persone si incontrano. Nella civica, che è dotata di un servizio emeroteca, le consultazioni sono state 19.257 per un totale di 7.318 utenti. Le presenze in sala studio 26.504.

Ci sono cittadini che hanno richiesto la tessera più di 30 anni fa e che frequentano la biblioteca più volte alla settimana.

Come , identificato dalla tessera 984, di anni 70: «Credo di essere iscritto dal 1985 e sono un lettore da 60 libri all’anno. Metà li compro e metà li prendo in prestito in biblioteca. La biblioteca di via Sacco è un luogo particolarmente meraviglioso perché si affaccia sui Giardini Estensi. L’unica pecca è lo spazio che è poco. Secondo me il piano di sopra dovrebbe ospitare scaffali di libri invece che gli studenti, per i quali bisognerebbe trovare un’altra aula studio dove ritrovarsi. Ci dovrebbero essere più postazioni per la lettura».

E ancora: «Io vado in biblioteca anche quattro volte alla settimana e non mi fermo mai meno di un’oretta. Scartabello tutto, dai gialli ai libri più impegnati, passando per la cosmologia e la meccanica quantistica. Sono in biblioteca, ma la sensazione è quella di esplorare l’universo. Se ci sono i libri “in regalo” li prendo, non riesco a resistere». «Per me i libri sono una droga vera e propria – racconta , tessera 626 – Sono un modo per evadere dalla quotidianità. Cerco soprattutto letture gradevoli, come i gialli ei polizieschi. Mi piace scartabellare dagli scaffali e mi affido al consiglio dei dipendenti. Non leggo le recensioni: mi interessano meno. Prendo il libro con le mani e capisco se può fare al caso mio».

Un riferimento provinciale

«La biblioteca civica rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per tutti gli appassionati di libri e della lettura, non solo di Varese ma dell’intera provincia – ha precisato l’assessore alla Cultura – Ogni giorno è frequentata da persone di ogni età, per motivi di studio, ricerca o approfondimento. Vogliamo ricordare questo importante anniversario, ringraziando chi, negli anni, ha contribuito al suo sviluppo: benefattori, lavoratori e utenti».

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