VARESE I loro giudizi erano rimasti sospesi, e in questi giorni stanno cominciando a sapere se saranno promossi oppure no: sono i ragazzi delle superiori che a giugno hanno avuto qualche debito formativo.
Per loro, come dicono Ylenia Carlomagno e i suoi compagni, «le vacanze iniziano oggi». Perché l’estate l’hanno passata sui libri, a studiare quello che durante l’anno hanno tralasciato o proprio non sono riusciti ad assimilare. E gli sforzi dei più sono stati premiati: la percentuale dei bocciati a questi moderni esami di riparazione è bassa. Il record è del Newton, con tredici bocciati su 118 rimandati, oltre l’11%. All’istituto di via Zucchi va anche il record di più bocciati per classe: nella quarta A della specializzazione per Tecnico dei sistemi energetici sono stati sei i ragazzi bocciati, tra i tredici con giudizio sospeso a giugno. Segue lo scientifico Ferraris, con 23 bocciati su 223 rimandati, il 10%. Qui il record di rimandati è della terza I, dove i sospesi sono stati dieci, e due ragazzi non ce l’hanno fatta. Più giudiziosi durante l’estate sono stati gli studenti del Daverio: 17 bocciati su 230 rimandati, ma qui ci sono state due classi, la terza B Igea e la terza A Geometri, con ben quattordici studenti con giudizio sospeso. In terza A se la sono cavata tutti, mentre in terza B due ragazzi dovranno ripetere l’anno. Nessuna situazione eclatante al Manzoni, dove i bocciati sono stati 22 su 330 ragazzi con debiti formativi da colmare: quasi il 7%. I professori più comprensivi, o i ragazzi più studiosi sono stati al classico, dove solo tre ragazzi sono stati bocciati, su quasi duecento rimandati.
I ragazzi con l’anno compromesso hanno tre scelte davanti a loro: ripetere l’anno nella stessa scuola, cambiare istituto ma non corso di studi, oppure tentare un percorso formativo diverso. Come Nicola, bocciato al Ferraris alla fine del primo anno: «i miei debiti erano matematica, fisica e disegno. Matematica l’ho passata, fisica e disegno no. Per quest’anno scolastico sceglierò un istituto tecnico». Diversa la scelta di una decina di suoi compagni, che hanno già fatto domanda di iscrizione allo scientifico di Bisuschio.
Maurizio Tallone, dirigente all’Isis di Bisuschio e all’artistico Frattini spiega la logica con cui si dovrebbero rimandare i ragazzi: «gli esami di settembre sono un’opportunità in più per alcuni, il giusto scrollone per altri. Ma chi deve essere bocciato è giusto che lo sia subito, senza aspettare la fine dell’estate. I non ammessi a settembre dovrebbero essere delle eccezioni».
«Ci sono alcuni ragazzi che arrivano convinti che la promozione sia dovuta, e che rimandare il giudizio a settembre sia una specie di scherzo – dice Grazia Calvano, docente di lettere al Ferraris – ma non tutti sono così. Ci sono anche molti ragazzi che si lasciano vincere dallo stress e dall’emozione, e agli esami di fine agosto non reggono la tensione. Non tutti i bocciati sono lavativi».
e.marletta
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